Attualità
Gianfranco Librandi approda al PD
Librandi approda al Partito Democratico.
Per chi conosce la storia e le intemerate del presenzialista brianzolo appartenente a Scelta, pardon, Sciolta Civica la cosa non stupisce.
Primo perché da tempo il PD è un allevamento di capponi alla ricerca di poltrona e di trespolo (Alfano docet).
Secondo perché le sue uscite a favore della recessione espansiva di montiana memoria, dell’invasione controllata , della non autodifesa e neanche difesa dei cittadini, del riposo in tenda per i terremotati sfidavano la logica, il buon senso e il comune sentire in modo tale da poter essere paragonate solo a quelle della Laura Boldrini e di qualche esponente non particolarmente sveglio del PD.
Terzo Perché la posizione del PD di valletto di servizio al potere finanziario non è poi così diversa di chi è stato al servizio di grandi banche e poi si è prestato a rovinare l’economia del proprio paese dicendo di salvarlo, vale a dire di Mario Monti.
Quarto Perché, come molti esponenti del PD, ogni volta che si sente o viene aggredito assume quell’espressione stupita e indignata che quasi intenerisce, a metà tra la paura e l’incapacità di capire il motivo di tanto odio e tanta rabbia, così simile a quella, quando cadono le dittature, dei loro alfieri sciocchi capitati in mano ad una folla che li vuole linciare.
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