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Analisi e studi

Germania triste: contrazione settore privato e previsioni economiche pessime

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C’è poca gioia in Germania, e non solo per le proteste degli agricoltori, attive come in Francia, ma nascoste dai media. Anche le notizie economiche non sono positive, anzi, fanno intravedere un futuro grigio.

Prima di tutto l’indicatore l’HCOB Germany Composite PMI è sceso a 47,1 nel mese di gennaio 2024, in calo rispetto al 47,4 del mese precedente e al di sotto del consenso di mercato di 47,8, secondo una stima preliminare. L’attività commerciale è scesa per il settimo mese consecutivo e al ritmo più veloce dallo scorso ottobre, con la produzione manifatturiera che ha subito la contrazione maggiore in otto mesi e l’attività dei servizi che è scesa al ritmo più veloce da agosto.

Ricordiamo che sotto il 50 l’indicatore mostra contrazione, e qui siamo in una contrazione che comincia ad essere sensibile nell’economia privata.

Questo andamento non brillante dell’economia tedesca viene confermato dalle previsioni dell’IFO,che taglia la crescita per l’economia tedesca e attribuisce questo fatto esplicitamente alle misure di austerità del governo federale. I ricercatori di Monaco hanno previsto mercoledì che quest’anno il prodotto interno lordo crescerà probabilmente solo dello 0,7%.

A metà dicembre si aspettava ancora un aumento dello 0,9%. L’anno scorso la più grande economia europea si è contratta dello 0,3%.

“Secondo la nostra stima, con il bilancio federale ora concordato nella commissione bilancio, sono stati decisi ulteriori risparmi per quasi 19 miliardi di euro”, ha detto il capo dell’economia dell’Ifo Timo Wollmershäuser, spiegando la nuova previsione. “Le aziende e le famiglie saranno più o meno gravate e la spesa pubblica verrà tagliata”.

Ci sono però economisti che hanno una visione anche peggiore dell’economia di Berlino nel 2024.  L’Istituto per la macroeconomia e la ricerca economica (IMK), affiliato ai sindacati tedeschi, prevede quest’anno un’ulteriore contrazione dello 0,3%. “C’è solo speranza per una ripresa economica verso la seconda metà dell’anno, quando l’aumento dei salari e l’ulteriore calo dell’inflazione sosterranno il potere d’acquisto delle famiglie private”, ha affermato il direttore scientifico dell’IMK Sebastian Dullien.

Allo stato attuale è più probabile che si avveri la previsione di una contrazione, che quella di una moderata espansione, e questo a causa della cmbinazione fra politica restrittiva della BCE e politica fiscale austera del governo Scholz. Tutto questo in un anno di importanti appuntamenti elettorali. La politica non potrà ignorare questa situazione


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