Attualità
Germania: le remunerazioni reali sono in forte calo. Senza stimoli o compensazioni non ci sarà crescita
Come fa un’economia a crescere quando i redditi dei cittadini sono in calo, e in calo sensibile?
I dati delle remunerazioni reali dei tedeschi sono calati anche a marzo in termini reali, con un -2,3%, e siamo al quinti mese sucessivo di calo delle remunerazioni reali….
Quello che impressiona è l’intesità del calo. In realtà le remunerazioni reali erano calate perfino nella prima metà degli anni 2000, ma non con valori superiori al 4% come accaduto ora.
Un calo di quest’intensita delle remunerazione ha un effetto nell’economia e non può essere diversamente. Due mesi successivi di calo di altre il 5% delle remunerazioni, come accaduto a gennaio e febbraio tagliano le gambe ai consumi perfino in un paese tradizionalmente risparmiatore come quello d’Oltralpe. Non c’è da stupirsi se la conflittualità contrattuale è alle stelle, con scioperi importanti in settori chiave come i trasporti. Non tutti hanno la fortuna di avere sindacati come quelli italiani, interessanti ai “Fascisti” e non alle paghe dei dipendenti.
Ovviamente con questi vaalori di calo delle remunerazioni reali le vendite al dettaglio non crescono stabilmente, e non possono crescere. Lo vediamo nel grafico sottostante:
Piccole crescite si alternano a grossi cali, in una situazione comunque di calo, come si può vedere nel grafico annuale. Non è un caso che proprio marzo, quindi mese successivo di calo delle remunerazioni reali, veda un così forte calo delle vendite al dettaglio
L’uscita da questa situazione potrebbe esserci con una politica delle remunerazioni che ne guidasse l’aumento reale riallineandole, per esempio, almeno ai valori del 2020. Questo attraverso un cammino sulla base della programmazione programmata in modo realistico, non come fa la BCE. Ovviamente questo tragitto è troppo “Sociale” per piacere ai tedeschi, per cui il circolo vizioso calo reddito, calo consumi, calo crescita, calo reddito continuerà anche in futuro.
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