Germania: il Reno in secca mette a rischio le centrali a carbone tedesche. Perché la crisi energetica può peggiorare

La Germania soffre ora di un problema energetico inatteso e che non ha a che fare con la Russia. Le centrali elettriche tedesche hanno sempre più difficoltà ad approvvigionarsi di carbone, a causa del calo del livello dell’acqua sul fiume Reno, che si aggiunge alle difficoltà di approvvigionamento causate dalla guerra della Russia contro l’Ucraina.

La Svizzera, che si trova anch’essa lungo le 800 miglia del fiume Reno che portano al Mare del Nord, sta affrontando complicazioni nelle forniture di prodotti petroliferi a causa del calo dei livelli dell’acqua, secondo quanto riportato giovedì da Bloomberg.

Il rapporto, che cita dati governativi, indica che il livello dell’acqua del Reno è al minimo dal 2007 per questo periodo dell’anno.

Il Reno gestisce un’enorme quantità di rifornimenti per l’Europa, tra cui carburante e carbone, aggiungendosi ai problemi della catena di approvvigionamento che sono già sorti per altri mezzi di trasporto, tra cui le strozzature delle ferrovie tedesche.

In particolare, due centrali elettriche tedesche, una a Mannheim e una a Karlsruhe, non dispongono di forniture di carbone sufficienti per il funzionamento. Tali forniture vengono solitamente trasportate attraverso il Reno.

Secondo Bloomberg, che cita S&P Global Commodity Insights, nei prossimi mesi la Germania sarà in grado di accedere solo a circa il 65% delle sue forniture di carbone a causa di problemi di trasporto.

Mentre l’abbassamento dei livelli dell’acqua sul Reno sta creando scompiglio nelle forniture di materie prime alla Germania da oltre una settimana, venerdì la Reuters ha riferito di un calo ancora più marcato dei livelli in un punto di strozzatura chiave, che rende difficile il passaggio delle chiatte a pieno carico.

Il livello di difficoltà significa anche che gli operatori delle chiatte applicano tariffe più elevate ai proprietari dei carichi, suggerendo un ulteriore aumento dei prezzi per i consumatori dei prodotti petroliferi, del grano e di altre materie prime trasportate sul Reno.

Nel complesso, il Reno è diventato una via di transito ancora più importante per le merci in Germania e Svizzera dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a febbraio.

Quindi anche il tempo atmosferico agisce contro l’Europa, a favore, paradossalmente, della Russia. In questo modo la crisi energetica diventa sempre più accentuata e difficile da gestire.