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Analisi e studi

Germania: il modello tedesco crolla. Calano la produzione industriale e l’avanzo commerciale

Il modello tedesco è saltato: produzione industriale in forte calo mese su mese e anno su anno, e canche calo inatteso del surplus della bilancia commerciale. Che farà il governo?

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Il modello tedesco sta implodendo, schiacciato fra alti costi energetici, problemi demografici e crisi dei consumi interni, e gli ultimi dati di oggi confermano l’andamento.

Iniziamo dalla produzione industriale, che è in calo per l’ennesimo mese: infatti questa si è ridotta del 2,4% mese su mese nel mese di luglio 2024, rispetto alle stime di mercato di un calo dello 0,3% e dopo una crescita dell’1,7% rivista al rialzo nel mese precedente.

Si è trattato del terzo calo su base annua, trascinato principalmente dall’industria automobilistica (-8,1%), dalla produzione di apparecchiature elettriche (-7,0%) e dai prodotti in metallo (-3,8%).

La produzione nel settore manifatturiero, che esclude l’energia e l’edilizia, ha subito una contrazione del 3,2%. Inoltre, la produzione di energia è diminuita dell’1,9%. Al contrario, l’attività edilizia è aumentata dello 0,3%.

Allo stesso tempo, la produzione di beni strumentali è stata inferiore (-4,2%), così come quella di beni intermedi (-2,8%) e di beni di consumo (-1,2%). Il confronto meno volatile tre mesi su tre mesi ha mostrato che la produzione è stata inferiore del 2,7% nel periodo da maggio a luglio 2024 rispetto ai tre mesi precedenti. Ecco il relativo grafico:

Su base annua, la produzione industriale ha subito un calo del 5,3% a luglio, molto più marcato rispetto al calo del 3,7% di giugno. Non c’è un segno positivo negli ultimi 12 mesi.

Il modello tedesco si basava su una manifattura che esportava in tutto il mondo, generando importanti surplus commerciali. Anche questa fase è finita .

L’avanzo commerciale della Germania si è ridotto a 16,8 miliardi di euro nel luglio 2024 rispetto ai 20,4 miliardi di euro di giugno, molto più piccolo rispetto alle previsioni di 21 miliardi di euro.

Si è trattato dell’avanzo commerciale più basso dal dicembre 2022, in quanto le esportazioni sono cresciute meno delle importazioni. Le esportazioni sono aumentate dell’1,7% a 130 miliardi di euro, il primo aumento in tre mesi, in ripresa rispetto al calo del 3,4% di giugno, oltre le previsioni di una crescita dell’1,2%. Le spedizioni verso l’UE sono aumentate del 3,3%, mentre quelle verso i Paesi terzi sono diminuite dello 0,2%, con le esportazioni verso gli Stati Uniti in calo dell’1,7%, mentre quelle verso la Cina e il Regno Unito si sono ridotte dell’8,0% e del 2,7% ciascuna. Al contrario, le esportazioni verso la Russia sono aumentate del 18,9%.

Nel frattempo, le importazioni sono cresciute del 5,4%, raggiungendo un massimo di tre mesi di 113,2 miliardi di euro, dopo un aumento dello 0,2% rivisto al ribasso a giugno. Le importazioni dall’UE sono aumentate del 5,3%, mentre gli acquisti dai Paesi extra UE sono saliti del 5,6%, in particolare dalla Cina (6,6%) e dagli Stati Uniti (5,3%), mentre si sono ridotti nel Regno Unito (-4,5%) e in Russia (-6,5%). Per i primi sette mesi del 2024, il Paese ha registrato un’eccedenza di 156,5 miliardi di euro. Ecco il relativo grafico:

Il governo tedesco dovrebbe essere particolarmente preoccupato per il calo dell’export extra UE verso USA , CIna e Regno Unito, perché questo viene a segnalare la minore competitività dell’industria tedesca furi dalla UE. Molto forte il calo nei confronti della Cina, dove l’auto tedesca precipita.

Come abbiamo detto il governo dovrebbe essere preoccupato, ma non lo sarà, percorso dalle crisi interne e dalla paura di perdere il potere.

 

 

 


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