Le manovre politiche del ministro federale dei trasporti Volker Wissing sono facili da comprendere: la minaccia dei divieti di circolazione servvono, soprattutto, a spaventare tutti e spingere per l’approvazione di una riforma della legge climatica in senso più “complessivo”.
Con questa riforma in futuro non ci saranno più obiettivi legati ai singoli settori, industria, energia, trasprti, ec, ma gli obiettivi dei singoli settori pootranno essere compensati. Per cui, se ad esempio il calo delle emissioni dell’Industria sarà del 5% migliore rispetto agli obiettivi, allra questo successo potrà essere utilizzato per compensare il fallimento, ad esempio, dei trasporti.
In questo moodo però gli obiettivi dei singoli ministri e settori vengono sciolti nel fallimento, o successo, complessivi: alla fine ne nascerà una guerra fra ministri che potranno scaricare i fallimenti sui propri colleghi, a meno che la deindustrializzazione tedesca non proceda con una velocità tale da garantire che la decarbonizzazione del settore industriale (da leggere coome deindustrializzazione) non sia tale da compensare tutti gli altri.
Ciò sarebbe particolarmente importante per Wissing perché il suo settore dei trasporti finora ha fallito miseramente per quanto riguarda la protezione del clima. Nel 2022, i trasporti tedeschi sono stati responsabili di circa 148 milioni di tonnellate di gas serra, contribuendo per circa il 20% alle emissioni della Germania. Poiché altri settori hanno ridotto molto di più le loro emissioni, la quota dei trasporti sulle emissioni totali della Germania è aumentata di sette punti percentuali dal 1990. Ecco perché il tempo stringe: per raggiungere gli obiettivi climatici per il 2030, le emissioni dovrebbero diminuire 14 volte più velocemente di prima.
La riforma permetterà a Wissing di scaricare le proprie emissioni sugli altri. Una furbata alla tedesca.
Uscita di emergenza per guasti alla protezione del clima
Ciò dimostra la debolezza della prevista riforma della legge sulla protezione del clima. Allevia la pressione sui fallimenti nella protezione del clima, che possono portarli semplicemente a continuare come prima. A scuola non sarebbe una buona idea confrontare i voti mediocri degli studenti più deboli con quelli degli studenti con i migliori risultati solo per far sì che tutti possano essere promossi.
Per restare con l’esempio precedente: la minaccia di Wissing di divieti di guida nel fine settimana mi sembra la ritorsione provocatoria di un adolescente di seconda media i cui genitori hanno suggerito di imparare un po’ più di matematica e giocare meno a calcio. “Bene”, dice l’adolescente, “allora non farò mai più sport, mi siederò semplicemente alla scrivania e diventerò un grasso nerd”.
“Bene”, dice Wissing, “se vuoi la protezione del clima nel traffico, allora vieteremo semplicemente la guida nel fine settimana”. Bene bravo bis, e, soprattutto, dopo aver imposto per legge il divieto di movimento, andate a cercare i voti, soprattutto fra i moderati.
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