Germania: crescita economica negativa nel terzo trimestre

La germania è quasi contenta di essere in decrescita di poco. L’economia tedesca si è contratta dello 0,1% nel terzo trimestre del 2023, segnando un’inversione rispetto all’espansione rivista al rialzo dello 0,1% registrata nei tre mesi precedenti e superando le aspettative del mercato di una contrazione dello 0,3%, secondo una stima preliminare.

La spesa dei consumatori privati ha esercitato una pressione al ribasso sul PIL, spinta dall’aumento dei tassi di interesse e dall’inflazione persistente a livelli elevati.

Al contrario, gli investimenti in attrezzature hanno registrato una crescita durante questo periodo. Su base annua, il PIL è diminuito dello 0,3% dopo essere rimasto invariato nel periodo precedente, in contrasto con le aspettative del mercato di un calo dello 0,7%.

Ecco il relativo grafico

Il PIL tedesco reale , visto in valore assoluto, è infatti in calo:

I continui dati negativi degli indicatori PMI stanno traformandosi progressivamente, ma inesoarbilmente, in dati economici negativi generali a cominciare dal PIL. Se il 31% dei tedeschi sta rivolgendosi politicamente a due settori, a destra e a sinistra, che non si riconoscono nel mainstream economico e politico attuale, che vedono con scetticismo le politiche green e vogliono limitare l’immigrazione.

Perso il vantaggio energetico di scambio diretto con la Russia, la Germania sta  dimostrando che tutto il suo vantaggio produttivo era legato solo alla contingenza energetica e che ora, che questo è scomparso, non resta molto della competitività tedesca. Gli sipendi sono molto più alti dei concorrenti dell’est europa. Perché bisognerebbe investire in Germania quando si può trovare un ambiente economico favorevole in Cechia, Polonia e Ungheria e avere costi che sono frazionali rispetto a quelli tedeschi?

Non è un caso che i paesi sopra citati non hanno l’Euro…