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Germania: continua il calo degli ordini industriali, e siamo a tre mesi successivi

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Continua la crisi di domanda per l’attività industriale tedesca. A quanto pare lo spiazzamento del prodotto industriale tedesco non è ancora finito. I nuovi ordini di beni manifatturieri tedeschi sono diminuiti del 2,7% ad aprile del 2022, dopo un calo del 4,2% rivisto al ribasso a marzo e mancando le previsioni di un aumento dello 0,3%. Si tratta del terzo mese consecutivo di calo degli ordini di fabbrica, segno che la guerra in Ucraina, i continui vincoli di fornitura dovuti alla chiusura della Cina e l’impennata dei prezzi dell’energia stanno pesando sull’economia tedesca. Gli ordini dall’estero sono scesi del 4%, con quelli verso l’Eurozona in calo del 5,6% e quelli verso gli altri Paesi del 3%. Anche gli ordini per il mercato interno sono diminuiti (-0,9%). Gli ordini di beni strumentali hanno registrato il calo maggiore (-4,3%), seguiti dai beni di consumo durevoli (-2,6%) e dai beni intermedi (-0,3%).

Ecco il grafico nel breve termine il calo degli ordini che prosegue da tre mesi e il problema non è l’entità, quanto la durata…

Durante la crisi COVID vi sono stati degli ordini molto più consistenti, ma si trattava di un mese di lockdown, al massimo due- Qui abbiamo tre mesi consecutivi e , come potete vedere su una prospettiva temporale più lunga, non ci sono stati molti periodi simili

 

Tolto il COVID-19 dobbiamo tornare al 2015 per vedere un trimestre del genere, e comunque il 2015 fu molto più contenuto. Quello che dovrebbe preoccupare è la perdita di competitività dell’industria tedesca sui mercati internazionali extra UE. L’inflazione energetica porta spiazzamento e disintegra il modello mercantilistico tedesco. Per ora regge il mercato interno, ma fino a quando, senza un aumento dei salari reali che aumenti la capacità di acquisto dei consumatori? Siamo al crepuscolo degli Dei…

 

 


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