Attualità
Germania: 17,6% di inflazione nel settore edilizio, record dal 1970. Passare dal boom al crack sarà un attimo
Oggi la Faz ha presentato, in modo molto chiaro i dati dei costi di costruzione, e della loro esplosione, in Germania. L’incremento a cui si assiste è impressionante, a due cifre e non solo con degli uno. Eccovi una bella tabellina riassuntiva:
- Costi di costruzione in generale +17,6%, il valore più alto dal 1970, quando la gente girava con i baffoni e i pantaloni a zampa di elefante, e questo dato era al 18,9%. A febbraio 2022 era il 14,3%;
- Costo della carpenteria metallica e delle strutture +23,6%;
- Costo delle strutture in calcestruzzo +23%;
- Movimento terra +14,8%.
Che cosa farà il mercato con un boom simile dei prezzi? Sono i tedeschi così pieni di soldi da permettersi di mantenere in crescita comunque questo settore industriale pur a fronte a questi aumenti? Qualcuno inizia a farsi, anche giustamente, delle domande sul futuro del settore.
Sinora a sostenere i prezzi è stata una domanda comunque elevata e prezzi al metro quadrato elevati
Solo che, come si può vedere dal grafico soprastante, che presenta le richieste per la costruzione di nuovi complessi, la domanda inizia a sentire un po’ di stanchezza.
Quello che temono, ovviamente, i costruttori è che con questi aumenti dei prezzi si passi istantaneamente o quasi dal costruire tutto al non costruire nulla. Senza aumento della capacità di spesa, anzi con una sua riduzione, le famiglie e le imprese iniziano a rimandare i progetti di investimento, e infatti la FAZ sta iniziando a registrare questo fenomeno. A fronte di costi per interessi crescenti, in attesa del doppio aumento dei tassi della BCE, le aziende si troveranno davanti ad un numero di cantieri calanti, oppure ad un loro dilazionamento nel tempo Incremento dei costi e calo dei ricavi è la strada diretta verso il crack.
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