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Gas Naturale: il Giappone chiede la creazione di una

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Serbatoi per il gas naturale

Il Giappone, uno dei principali importatori di materie prime energetiche, prevede di proporre la creazione di una riserva di emergenza globale per il gas naturale, simile ai requisiti di riserva di emergenza per il petrolio dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA o AIE in inglese). La finalità del governo di Tokio è quella di evitare che vi siano dei picchi dei prezzi eccessivi in caso di interruzioni temporanee delle forniture. 

Secondo quanto riportato da Blomberg questa proposta dovrebbe essere fatta oggi durante una conferenza internazionale dell’AIE sul Gas Naturale e sulla sua gestione che si tiene proprio a Tokio. Allo stato attuale solo la UE prevede una riserva strategica collettiva, con l’obbligo del 90% di riempimento delle riserve entro il primo novembre, ma non ci sono riserve globali.

Per i membri dell’AIE, che includono le economie più sviluppate tra cui il Giappone e gli Stati Uniti, ogni paese ha l’obbligo di detenere scorte di petrolio equivalenti ad almeno 90 giorni di importazioni nette di petrolio e di essere pronto a rispondere collettivamente a gravi interruzioni dell’approvvigionamento che interessano il mondo mercato petrolifero. I paesi hanno flessibilità su come soddisfare tale obbligo: le scorte possono includere scorte detenute esclusivamente per emergenze e scorte detenute per scopi commerciali (sia sotto forma di petrolio greggio che come prodotti raffinati), nonché detenere scorte in altri paesi in base ad accordi bilaterali.

La proposta del Giappone per una riserva di emergenza di gas naturale è simile ai requisiti di scorte di petrolio di emergenza dell’AIE, secondo le fonti di Bloomberg.

L’anno scorso, i prezzi globali del gas naturale sono saliti a record dopo l’invasione russa dell’Ucraina e dopo che la Russia ha interrotto la fornitura di gasdotti alla maggior parte dei paesi dell’UE. Nell’agosto 2022, i prezzi europei di riferimento e i prezzi spot del GNL asiatico hanno raggiunto livelli record mentre Europa e Asia si contendono la fornitura di GNL in vista dell’inverno 2022/2023.
In mezzo a tutti questi sviluppi, il deficit commerciale del Giappone è salito a un livello record nell’agosto 2022.

La proposta funzionerebbe?

La proposta sarebbe efficace per contenere gli sbalzi dei prezzi? Bisogna considerare che alcuni paesi, come il Regno Unito, hanno infrastrutture di stoccaggio minime, mentre altri, come Germania e Italia, sono ben attrezzate in materia. Inoltre alcuni paesi avanzati, come gli USA, producono gas in abbondanza. Le riserve potrebbero anche essere utili, nel preve periodo, ma non potrebbero invertire trend legati a un eccesso di domanda o scarsità di offerta. Per quello sarebbe più utile trovare fonti energetiche alternative, il che sarebbe la vera soluzione.


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