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Francia: studio per un missile balistico da 2000km. Nuova arma per la deterrenza (e risposta alla Russia entro il 2030?)

La Francia progetta un missile balistico convenzionale da 2000+ km per la deterrenza sotto-nucleare. Obiettivo: operativo entro il 2030, vista la potenziale minaccia russa dal 2029.

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Secondo quanto emerso da notizie rese pubblche in sede legislativa, le forze armate francesi stanno valutando l’introduzione di un missile balistico terra-terra a lungo raggio nel prossimo futuro. Un rapporto dell’Assemblea nazionale, pubblicato alcune settimane fa, indica che l’esercito francese punta a un’arma convenzionale con una gittata ideale superiore ai 2.000 chilometri.

Il rapporto specifica che sono in fase di definizione i requisiti per un nuovo missile balistico con testata convenzionale, giustificato dalla necessità di colmare il vuoto nella deterrenza al di sotto dell’uso di armi nucleari. Vista la situazione di minaccia, i parlamentari francesi ipotizzano anche un possibile dispiegamento al di fuori del territorio nazionale.

Sarebbe auspicabile, secondo il rapporto, sviluppare sia un missile balistico sia un missile da crociera a lungo raggio per le forze armate francesi. Tuttavia, se per ragioni di costo si dovesse scegliere una sola tecnologia, la preferenza ricadrebbe sul missile balistico, ritenuto più difficile da intercettare, come dimostrato dal conflitto in Ucraina.

Non è ancora chiaro come questo progetto si integrerà nel programma europeo di attacco a lungo raggio (ELSA), avviato dalla Francia e che coinvolge Germania, Svezia, Italia, Gran Bretagna e Polonia. Nell’ambito di ELSA, i paesi partecipanti dovranno definire le proprie esigenze operative in 13 pilastri e sviluppare considerazioni dottrinali per l’impiego delle relative capacità.

Recentemente, Gran Bretagna e Germania hanno annunciato l’intenzione di sviluppare congiuntamente un’arma denominata “Deep Precision Strike”, con una gittata superiore ai 2.000 chilometri. Entrambi i paesi mirano a gestire il pilastro ELSA con la gittata più lunga, senza però specificare la tecnologia scelta né le tempistiche. In linea di principio, si considerano missili da crociera, missili balistici o armi ipersoniche, sebbene queste ultime richiedano tempi di sviluppo più lunghi, essendo una tecnologia emergente.

Missile balistico nucleare M51 lanciato dalla Francia

I relatori del Parlamento francese auspicano una stretta sinergia tra il pilastro a lungo raggio di ELSA e il programma francese PEM FLP-T (effetto pilastro terrestre a lungo raggio), già in corso, che studia lo sviluppo di un razzo e di un missile da crociera a lungo raggio.

Considerando che, secondo le agenzie di intelligence e le forze armate, la Russia potrebbe essere in grado di attaccare il territorio NATO a partire dal 2029, una soluzione rapida appare prioritaria. Il rapporto parlamentare francese indica che i responsabili degli appalti stanno valutando la possibilità di rendere operativo un nuovo missile balistico entro il 2030.

L’Europa dispone delle capacità per sviluppare missili balistici a lungo raggio. Il gruppo franco-tedesco Arianegroup produce sia vettori civili come l’Ariane 6 sia il missile nucleare francese M51. La capacità di operare nello spazio è fondamentale anche per lo sviluppo di armi ipersoniche, poiché alcune varianti di questi sistemi devono essere trasportate nello spazio da un lanciatore prima del rilascio. Nel settore dei missili da crociera, il gruppo europeo MBDA è destinato a giocare un ruolo di primo piano.


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