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Francia e Germania avvertono i cittadini: la Russia taglierà il gas. L’Italia ha le elezioni, si fa finta di nulla. Sarà un disastro

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Le popolazioni europee si stanno preparando ad affrontare il gelido inverno prossimo venturo, tra un’imminente valanga di costi energetici elevati e un’inflazione emergente. Domenica il ministro francese dell’Economia e delle Finanze Bruno Le Maire ha avvertito che la Russia è pronta a interrompere completamente le forniture di gas all’Europa e che i cittadini devono ora “prepararsi”.

Prepariamoci a un taglio totale del gas russo; oggi è l’opzione più probabile“, ha detto Le Maire a una conferenza economica a Aix-en-Provence.

In seguito ha spiegato ai giornalisti: “Bisogna anche preparare dei piani di riduzione del carico, lo stiamo facendo. Significa esaminare in modo molto specifico ogni azienda, ogni area occupazionale; quali sono le aziende che dovrebbero ridurre il loro consumo energetico e quali quelle che non possono farlo“.

Le Maire ha dichiarato che il governo sta compilando una lista di queste grandi aziende che sarebbero troppo a rischio se i loro impianti fossero improvvisamente privati della fornitura di gas. Esse avrebbero la priorità nel caso di una probabile interruzione delle forniture da parte della Russia. “Dobbiamo anticipare e metterci in ordine di battaglia fin da ora”, ha sottolineato.

Le Maire ha citato Saint-Gobain, un importante produttore di materiali da costruzione, come esempio di aziende che non dovrebbero essere private della fornitura di gas, anche in caso di emergenza. Ha sottolineato i possibili danni alle attrezzature di produzione e il rischio di conseguenze ambientali. Notiamo che in Italia tutto il settore ceramiche è stato invece allegramente mandato in malora.

Anche la Germania teme il peggio, dato che il suo principale condotto per il gas naturale russo, il Nord Stream 1, è stato programmato da tempo per una manutenzione di 10 giorni a partire da lunedì, con il timore che poi questo non venga riattivato.

La Germania, che conta circa 80 milioni di abitanti, dipende dalla Russia per oltre un terzo delle forniture totali di gas e non esiste un’alternativa immediata. Se Mosca dovesse usare la manutenzione “di routine” come scusa per bloccare le forniture, alcune testate tedesche prevedono addirittura disordini sociali, in quanto la pressione si ripercuoterà in particolare sulla popolazione della classe operaia.

L’autorevole Deutsche Welle in lingua inglese descrive la situazione allarmante di molte famiglie tedesche, già a partire dal razionamento dell’acqua calda e dell’elettricità:

Molti affittuari in Germania stanno ricevendo in questi giorni lettere spiacevoli. Con l’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia, i proprietari e le società di gestione immobiliare stanno aumentando il forfait mensile per le spese di riscaldamento. Una società immobiliare di Berlino ha annunciato un aumento del 100% dei prezzi del riscaldamento per gli appartamenti riscaldati a gas o a olio.

Non è chiaro se questo sarà sufficiente. I prezzi elevati dell’energia hanno un impatto ritardato perché i pagamenti anticipati non vengono compensati con i costi effettivamente sostenuti fino alla fine dell’anno.

La GdW, un’associazione che rappresenta 3.000 società edilizie, ha calcolato che ogni famiglia dovrebbe mettere a bilancio fino a 3.800 euro (3.870 dollari) in più per l’energia nel prossimo anno.

Questo sta pesantemente modificando la posizione politica tedesca. Ad esempio ora Berlino ha chiesto la restituzione delle turbine al Canada, nonostante le sanzioni. A Berlino si discute, e non facilmente. C’è una certa possibilità che la SPD sia messa da parte.

L’Italia? In Italia si fa finta di nulla, perché ci sono le elezioni, il PD non deve mostrare il fallimento di tutte le politiche europee, il M5s non può permettersi di spaventare gli elettori e Di Maio, Calenda e co. devono far finta che tutto vada bene. Invece non andrà per nulla bene, sarà un disastro, avremo chiusure e razionamenti. Eppure tutti fanno finta di nulla. Ne riparliamo tra tre mesi…


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