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FONDI EUROPEI: chi pensa di usarli per la crescita è un illuso. Esempi pratici…

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Chi pensa di utilizzare i fondi europei per la crescita o anche solo per alleviare i problemi economici dell’Italia è un illuso pericoloso, perchè rischia di generare delle attese che porteranno a grossi rischi di rivolta sociale.

Tutto questo lo basiamo non su pregiudizi, ma su dei dati reali , oggettivi, immediati. Prima di tutto anche se avessimo questi soldi a disposizione attraverso i vari fondi europei non riusciremmo a spenderli. Non è una questione di partito preso, ma dati oggettivi presi dalle informazioni  dell’Unione.

Consideriamo tre casi: le province di Milano , di Roma e di Napoli e vediamo quanto sono riuscite ad impiegare i fondi stanziati dal settennato di bilancio 2013-20.  I dati sono liberamente disponibili a questo sito:

MILANO periodo di Bilancio 2014-20

  • Fondi stanziati: 2,2 miliardi;
  • Fondi la cui spesa è monitorata: 553,7 milioni;
  • Progetti terminati: 6%
  • Progetti aperti: 80%
  • Progetti non iniziati: 10%
  • numero totale progetti 68.439

ROMA periodo di Bilancio 2014-20

  • Fondi stanziati: 2,2 miliardi
  • Fondi la cui spesa è monitorata: 775,5 milioni
  • Progetti terminati: 9%
  • Progetti aperti: 69%
  • Progetti non iniziati: 13%
  • numero totale progetti: 23.010

NAPOLI  Periodo di bilancio 2014-20

  • fondi stanziati: 18 miliardi;
  • fondi la cui spesa è monitorata 6,6 miliardi
  • Progetti terminati: 12%;
  • Progetti aperti: 81%;
  • Progetti non iniziati: 5%
  • numero totale progetti: 34.722

In tutti e tre i casi dopo sette anni dalla partenza del periodo di finanziamento meno del 20% dei progetti è giunto a conclusione. A Milano e Roma il 20% non è neanche partito, eppure mancano 4 mesi alla fine del settennato. Gran parte dei fondi sono quindi stanziati, ma NON spesi. A questo punto che effetto economico sulla crescita potrebbero mai avere questi fondi.

Intanto però dovremo iniziare a finanziarli, dal primo di gennaio, con un’ulteriore tassa sulla plastica di 0,8 euro al Kg e con maggiori contribuzioni da parte dello stato, per cui non solo non avremo un effetto sulla crescita, ma, al contrario, avremo un effetto negativo. perchè alla fine , proprio per la natura del nostro bilancio europeo e dei trattati, i soldi dei vari fondi non sono altro che nostri soldi che noi paghiamo a Bruxelles per, forse, farceli dare indietro. Il problema è che se li avessimo stanziati noi avremmo potuto spenderli tutti ed in breve tempo: sarebbe bastato un taglio alle imposte, alle tariffe oppure forti investimenti diretti. Invece li diamo a  Bruxelles, che controlla e burocraticizza ulteriormente la spesa, la possibilità di gestire, e rallentare, la spesa di fondi a noi invece necessari. A questo proposito vi invitiamo a seguire questo video di Claudio Borghi che spiega molto bene il problema del  Recovery Fund come pura partita di giro.

https://www.youtube.com/watch?v=1h01NYUjOvw


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