Attualità
FINE DELLA GEOLOCALIZZAZIONE PER LE VENDITE ONLINE NELLA UE: DA ORA IN POI POTRETE
Cari amici
a febbraio l’Unione Europea ha eliminato il “Blocco di Geolocalizzazione”, cioè la possibilità per chi vende beni o servizi online di escludere gli utenti che venivano identificati, tramite IP, come provenienti da un’altra area dell’Unione Europea. Quindi ora il mercato delle vendite online europeo è effettivamente libero , e questo verrà a cambiare profondamente le abitudini di acquisto, oltre che la distribuzione spaziale dei magazzini.
Per capire quali mercati verranno più modificati vi proponiamo un grafico di Statista con il quale vengono evidenziati i settori in cui il geoblocking era più attivo.
Ci sono settori, come gli elettrodomestici bianchi e l’elettronica che rischiano di essere rivoluzionati dall’introduzione di questa norma. I siti NON POTRANNO PIU’ IMPEDIRE acquisti da altri paesi e dovranno attrezzarsi con soluzioni adeguate per la consegna dei beni.
La concorrenza di certi prodotti si farà ancora più forte, ma anche quella sui servizi non sarà da meno: infatti siti come Netflix dovranno cessare la geolocalizzazione per cui una persona potrà liberamente iscriversi , ad esempio, sul Netflix irlandese pur risiedendo in Ungheria, o viceversa. Insomma la distruzione dell’intermediazione tipica del web si amplierà a livello europeo.
Ne vedremo delle belle, anche perchè, a questo punto, rimane solo la barriera linguistica, dato che comunque il venditore è obbligato ad offrire la garanzia su tutto il territorio dell’Unione! Sarebbe interessante vedere venduti anche tutti i servizi, dai legali ai medici, da soggetti residenti in certi paesi verso soggetti residenti in altri…. Del resto la Bolkenstein ha rotto qualsiasi argine e non si capisce perchè questa debba colpire solo gli ambulanti , e non i professionisti… Con conseguente ulteriore impoverimento della classe media.
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