Economia
Finalmente dovrebbe partire IRIS², la costellazione europa di comunicazione satellitare. 290 satelliti per fare concorrenza a SpaceX
Finalmente la Commissione ha selezionato l’operatore per la costellazione satellitare da telecomunicazione europea IRIS, e sarà il consorzio spaceRISE, che mette dentro un po’ tutti. 290 satelliti per fare concorrenza a SpaceX sarenno abbastanza
La costellazione europea IRIS² ha finalmente trovato la sua stella fortunata con la decisione della Commissione europea di giovedì di selezionare il consorzio SpaceRISE (Space Consortium for a Resilient, Interconnected and Secure Europe) per guidare il programma IRIS² (Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite).
Composto da tre operatori europei di reti satellitari (SES, Eutelsat e Hispasat), SpaceRISE è stato scelto dalla Commissione per gestire il contratto di concessione per lo sviluppo, l’implementazione e il funzionamento di IRIS². Si tratta del nuovo progetto spaziale di punta dell’Unione europea, dopo i programmi Galileo (posizionamento satellitare) e Copernicus (monitoraggio del clima).
È chiaramente la risposta europea a Starlink (SpaceX), una megacostellazione che potrebbe accumulare fino a 30.000 satelliti, ma si tratta di una risposta che arriva in grande ritardo e che difficilmente potrà avere l’efficienza del sistema di Elon Musk.
290 satelliti
Questa scelta segna una tappa fondamentale nello sviluppo di infrastrutture di comunicazione sicure, resilienti e sovrane in Europa. La firma del contratto di concessione è prevista per dicembre. Il contratto di concessione, della durata di 12 anni, si basa su un partenariato pubblico-privato per l’acquisizione di un sistema composto da oltre 290 satelliti in diverse orbite (MEO media e LEO bassa) e del relativo segmento di terra per fornire servizi pubblici all’inizio del 2030, abilitando al contempo servizi commerciali. “Grazie al sistema satellitare multi-orbita IRIS², l’Europa sarà in grado di rispondere meglio alle situazioni di crisi, di proteggere le infrastrutture critiche e di combattere il divario digitale”, ha spiegato Eutelsat in un comunicato stampa pubblicato giovedì.
Il contratto di concessione sarà finanziato attraverso un partenariato pubblico-privato (PPP) che prevede sia investimenti pubblici – da parte dell’Unione europea (2,4 miliardi di euro fino ad oggi) e dell’Agenzia spaziale europea (750 milioni di euro) – sia investimenti privati da parte dei tre operatori di SpaceRISE (SES, Eutelsat e Hispasat). Un progetto dal valore complessivo di oltre 10 miliardi di euro. “Faremo in modo che il contratto rimanga costantemente allineato con i nostri imperativi di tasso di rendimento interno, generazione di cassa e qualità dell’investimento ”, ha già avvertito Adel Al-Saleh, CEO di SES. Per quanto riguarda il contributo dell’Unione europea, la Commissione europea assumerà innanzitutto un impegno di bilancio nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale. Ulteriori importi potranno poi essere concessi dopo il 31 dicembre 2027.
Subappalti competitivi
Il consorzio si affiderà in particolare a un gruppo di subappaltatori europei (Thales Alenia Space, OHB, Airbus Defence and Space, Telespazio, Deutsche Telekom, Orange, Hisdesat e Thales SIX) che operano in tutti i segmenti dell’ecosistema satellitare delle telecomunicazioni per fornire la portata del contratto di concessione.
“L’offerta SpaceRISE fornisce un meccanismo adeguato per garantire un subappalto competitivo nella selezione della sua catena di fornitura, in particolare per le PMI, per stimolare l’innovazione incoraggiando la partecipazione di nuovi operatori”, ha spiegato la Commissione europea. L’ecosistema industriale europeo può ringraziare Thierry Breton per aver forzato questa costellazione vitale per tutti gli attori coinvolti.
Intanto Starlink di SpaceX è quasi pronta a lanciare la telefonia tramite LEO
Intanto SpaceX sta facendo dei passi avanti verso l’offerta dei servizi di telefonia direttamente tramite i propri satelliti: oltre allo sviluppo di questo tipo di servizio tramite T-Mobile, ci sono stati dei contatti con Apple, che haa deciso di fornire servizi satellitari per i casi d’emergenza.
I test con T-mobile stanno funzionando bene e si basano anche sul’offerta di un servizio di geolocalizzazione che fa entrare in fuzione la copertura satellitare nelle aree non coperte dal servizio di telefonia ordinario, evitando quindi che tutto l’attuale sistema di telefonia diventi inutile.
Nel frattempo anche la Cina sta creando la propria costellazione di satelliti LEO per il servizio internte, che prevede migliaia di satelliti
Iris vorrebbe fare concorrenza a SpaceX e ai cinesi con 290 satelliti, tra la’lktro in orbita anche media.
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