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Finalmente a Saronno la politica è davvero aperta a tutti (di Andrea Depalo)

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Accolgo con piacere la notizia del via libera della maggioranza a guida Lega ai consigli comunali online anche fuori dall’emergenza coronavirus. ( https://ilsaronno.it/2020/07/02/consiglio-in-teleconferenza-lega-pd-e-opposizioni-dimenticano-persone-con-disabilita/ )

Finalmente sarà garantita la possibilità di intervenire da luoghi diversi dalla sede istituzionale del Consiglio Comunale, in modo simultaneo e in tempo reale, assicurando una più semplice partecipazione alla vita politica delle persone con una disabilità, temporanea o cronica, garantendo così il rispetto della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, secondo cui gli Stati si impegnano ad assicurare che le persone con disabilità possano effettivamente e pienamente partecipare alla vita politica e pubblica su base di eguaglianza con gli altri, direttamente o attraverso rappresentanti scelti liberamente; compreso il diritto e l’opportunità per le persone con disabilità di votare ed essere eletti.

Chi ha una disabilità potrà partecipare liberamente alla vita politica della mia Città senza dover porsi problemi di tipo logistico o organizzativo.

Aspetti che per una persona con disabilità, soprattutto se motoria, sono purtroppo particolarmente gravosi.

Auguro al Consigliere che si è ferocemente espresso contro questo importante atto di civiltà, per altro dichiarando: “Assurda la modalità “mista” con alcuni consiglieri presenti fisicamente e altri in videochiamata: o si è tutti presenti o tutti assenti. Poi, certo, è più comodo non presenziare schiacciando il tastino per votare mentre si è tranquillamente a casa, mentre non si interviene perchè non ci si è documentati e così non si ha nulla da dire e non si ha nemmeno il disturbo di uscire di casa, mentre si schiaccia il pisolino… o mentre si sta al Papeete.”, di non dover mai sperimentare l’esperienza di una disabilità, nemmeno temporanea.

Queste dichiarazioni denotano solo la pochezza, in termini di spessore politico, delle opposizioni (tra cui spiccano per il voto contrario PD e 5Stelle) e non vale nemmeno la pena di controbattere.

Se non si arriva a capire che la “modalità mista”, non è “alcuni consiglieri presenti fisicamente e altri in videochiamata”, ma “a tutti i consiglieri è data la possibilità di partecipare attivamente, anche a chi ha problemi di mobilità”, la situazione è senza speranza.

Perché ho portato una vicenda locale all’attenzione di un portale di rilevanza nazionale come “Scenari Economici”?

Perché auspico che Salvini segua questo positivo esempio e stimoli, da parte della Lega, l’utilizzo di ogni tecnologia e risorsa per favorire la partecipazione politica delle persone con disabilità, perché solo tramite la partecipazione di chi vive in prima persona questi problemi, gli stessi problemi hanno speranza di essere risolti.


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