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Filosofi e storici contro il Green Pass. Non è che più si è mediocri, più si è conformisti?

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Vorrei porre un rapido quesito: non è che nel contrasto fra “Pro” e “Contro” Green Pass e obblighi vaccinali i primi spesso siano espressione della banale sottomissione al potere, mentre i secondi esprimano un pensiero lucido ed autonomo?

Facciamo due esempi profondamente diversi da due punti di vista differenti. Lo storico, professore universitario e divulgatore notissimo Alessandro Barbero è contrario al Green Pass, e lo dice chiaramente, oltre ad aver firmato il documento dei professori contrari a questa costrizione:

Nel caso di Barbero, che non è un medico, ma uno storico, l’obiezione è soprattutto al Green pass: Se il vaccino fosse veramente così sicuro e positivo, allora sarebbe meglio porne l’obbligatorietà, ma il Green Pass è uno strumento ipocrita, che fa solo discriminazioni, quindi ingiusto. Qui non siamo di fronte ad un No vax, ma a una persona razionale che ancora riconosce cosa sia giusto e cosa non lo sia, e cosa sia discriminazione e cosa no.

Perché allora non c’è l’obbligo vaccinale, Ecco che giunge il filosofo Cacciari, che parla della scarsa informazione relativa ai vaccini. Anche qui non siamo di fronte a un pazzo  No Vax che parla di “Ossido di grafene” e cavolate simili, ma di un filosofo che cita un’ampia giurisprudenza sul fatto che non si può imporre un obbligo, anche indiretto, di fronte alla mancanza di una adeguata conoscenza. Del Resto perfino l’OMS sconsiglia la vaccinazione ai minori se non di fronte a specifiche patologie. Invece da noi si vuole mettere un obbligo vaccinale ipocrita e indiretto, con il Green pass, o diretto.

 

Dopo un po’ di esperienza sui social ho come l’impressione, e neppure vaga, che la parte d’italiani che ancora usa un po’ di sale in zucca, che pensa, che ragiona con la propria testa, sia per la libertà vaccinale, il che non è essere No Vax, ma lasciare che ognuno si faccia il proprio ragionamento e si prenda, personalmente, le proprie responsabilità verso se stesso e gli altri. Al contrario chi trova faticoso pensare, gli amanti dell’uomo forte, chi ha motivi personali, o  aziendali, molto forti, trova facile uniformarsi al potere e assumerne le idee, anche quando queste sono contrari al rispetto dei diritti personali. Forse questa crisi è stata utile per capire, al di là delle idee personali e politiche, ha la schiena dritta da coloro che si piegano come canne al vento.

PS poi, di Barbero, guardatevi qualche conferenza storica

 

 

 

 


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