Attualità
Evergrande: saltato il pagamento del bond in dollari. Verso un “Salvataggio alla BPVI”?
Evergrande non ha ancora pagato, ed oramai non pagherà, 83,5 milioni di dollari d’interessi agli investitori offshore. Contrariamente ad alcune notizie giunte nel pomeriggio, che parlavano di un ultimo sforzo per evitare il default, su incentivo del governo, nelle tasche dei possessori di bond in dollari non è arrivato un centesimo.
Diverse voci si rincorrono sul fato della banca. Rabobank, ad esempio, parla di una scissione della banca in tre e di un presumibile default selettivo che lascerebbe a bocca asciutta, o quasi, gli investitori stranieri. Nel frattempo il Wall Street Journal ha riportato giovedì che le autorità cinesi comunicavano ai governi locali di “prepararsi per la scomparsa” di Evergrande. Il governo di Pechino avrebbe “ordinati ad assemblare gruppi di ragionieri ed esperti legali per esaminare le finanze di Evergrande nelle proprie rispettive regioni”.Inoltre si è data indicazione di pre-allarmare gli imprenditori e sviluppatori locali sulla necessità di assumersi i progetti abbandonati da Evergrande.
Un default interno però sarebbe un disastro non contenibile, anche dal punto di vista sociale, con oltre teorici 60.000 miliardi di dollari di beni immobili coinvolti e centinaia di migliaia di persone coinvolte. Un disastro interno simile cadrebbe sulle spalle del governo danneggiandone fortemente l’immagine. Allora quale sarà la scelta, che già traspare, di Pechino:
- salvare i creditori interni, fra cui una miriade di piccole aziende e d’investitori immobiliari;
- non pagare il debito estero, che del resto non è stato citato nell’ultimo incontro pubblico del CEO, Hui Ka Yan.
Brilliant: Beijing will pay local bondholders and soft nationalize Evergrande, but will avoid allegations of backsliding on tightening/deleveraging promises and and "common prosperity" by stuffing foreign creditors.
— zerohedge (@zerohedge) September 22, 2021
In questo modo il governo potrà affermare che il popolo proseguirà nel proprio cammino di prosperità, peccato che questo sarà pagato dagli investitori stranieri che non prenderanno nulla. Un “Salvataggio” come quello della Banca Popolare di Vicenza, in cui chi ci ha messo i soldi torna a casa con un pugno di mosche.
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