Economia
Esplosione Nord Stream: la Germania arma chi è una delle cause della sua decadenza
La Germania aiuta l’Ucraina e non cambierà politica nonostante sia ormai evidente che Nord Stream statao fatto saltare per aria da uomini di Kiev. Un caso di maoschismo inspiegabile
C’è un qualcosa che lega Leopold von Sacher Masoch con la situazione attuale della Germania: lo scrittore di lingua tedesca era, curiosamente, nato a Leopoli, che attualmente è in Ucraina. Inoltre von Sacher-Masoch con il suo romanzo “Venere in Pelliccia” diede origine al termine “Masochismo”, che può perfettamente identificare il comportamento del governo di Berlino.
Il Wall Street Journal ha dato una bella spiegazione di come sia avvenuto il famoso attentato ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, portando in ballo il ruolo attivo dell’Ucraina e delle sue autorità:
nel maggio 2022, alti ufficiali militari e uomini d’affari ucraini, tra cui il comandante in capo Valeriy Zaluzhniy, hanno discusso l’idea radicale di distruggere i gasdotti Nord Stream per colpire la Russia. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inizialmente approvato il piano, ma in seguito ha cercato di fermarlo su richiesta della CIA. Zaluzhniy ha comunque proceduto, ignorando l’ordine.
L’operazione, costata circa 300.000 dollari, prarticamente nulla nel mondo militaare, è stata eseguita da un piccolo yacht con un equipaggio di sei membri, tra cui sommozzatori civili e un ufficiale militare in servizio attivo. Uno dei sommozzatori era una donna, scelta per rendere più plausibile il travestimento dell’equipaggio da amici in vacanza.
Il 26 settembre 2022, l’equipaggio ha fatto esplodere i gasdotti, causando il più grande rilascio di gas naturale mai registrato. L’attacco ha aggravato la crisi energetica in Europa e ha sollevato interrogativi su chi fosse il responsabile.
Un’indagine della polizia tedesca ha ottenuto prove che collegano l’Ucraina all’attacco, ma non ha collegato direttamente il Presidente Zelensky. Zaluzhniy e altri funzionari ucraini hanno negato qualsiasi coinvolgimento.
La Germania ha emesso un mandato d’arresto per un istruttore subacqueo ucraino sospettato di essere coinvolto, ma la Polonia non ha dato seguito al mandato ed ora i resposnabili sono uccel di bosco, probabilmente tornati a casa. Le scoperte dell’indagine potrebbero incrinare le relazioni tra Kiev e Berlino.
I funzionari ucraini ritengono che sarebbe impossibile processare uno qualsiasi degli ufficiali comandanti a causa della mancanza di prove concrete. L’attacco rimane un atto audace e segreto, le cui conseguenze continuano a farsi sentire in Europa.
Quindi ormai sembra appurato che l’attacco al gasdotto che era essenziale all’economia tedesca, e che ha permesso l’espansionie industriale tedesco fra il 2010 e il 2020, è stato condotto da quella parte che, attualmente, viene presentata come la maggiore alleata del governo di Berlino, armata a finanziata in grandi quantità: circa 15 miliardi di euro, senza considerare i fondi transitati tramite la UE, e non consideriamo i danni al sistema industriale tedesco, dell’ordine delle centinaia di miliardi di euro.
Capite perché von Sacher Masoch scriveva in tedesco, anche se austriaco: nessun governo al mondo continuerebbe ad aiutare un alleato che si è comportato come gli ucraini, eppure accadrà proprio questo: il governo di Berlino continuerà a mandare soldi e armi a Kiev, senza neanche chiedere spiegazioni. Il comportamento di Scholz è altamente irrazionale, a tal punto da far pensare che, in realtà, non agisca neppure in modo autonomo.
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