Esplosione di casi in Mongolia, nonostante le alte vaccinazioni. Dubbi su Sinovac

La Mongolia è stata propagandata come un caso di successo del programma mondiale di vaccinazione per i paesi in via di sviluppo, ma ora molti iniziano ad avere diversi dubbi.

Il paese, che mesi fa aveva stretto accordi con i suoi vicini per rifornire le sue strutture vaccinali, ha attirato l’attenzione a causa del suo crescente tasso di vaccinazioni. ma negli ultimi giorni, il tasso di infezioni COVID-19  è aumentato, sollevando interrogativi sull’efficacia dei vaccini cinesi. Ecco i dati su casi e vaccinazioni

Più della metà della popolazione della Mongolia è stata completamente vaccinata. Ciò nonostante, mercoledì il Paese ha riportato 1.312 nuovi casi di coronavirus quando le infezioni totali del Paese si sono avvicinate a 70K, con quasi tutti quelli registrati da gennaio. Secondo un database del New York Times, le nuove infezioni quotidiane sono aumentate di oltre il 70% nelle ultime due settimane.

Questa nazione si è facilmente assicurata dosi sufficienti del vaccino dalla Russia e dalla Cina. E con l’aumentare del numero dei casi, il vaccino di Sinopharm è stato messo sotto esame a causa della mancanza di trasparenza nei dati dei suoi studi in fase avanzata. Tra l’altro i dati delle Seychelles hanno creato ancora più discussioni, dopo un picco di casi a seguito delle vaccinazioni.  “I vaccini inattivati ​​come Sinovac e Sinopharm non sono altrettanto efficaci contro le infezioni ma molto efficaci contro le malattie gravi”, ha affermato Ben Cowling, epidemiologo e biostatistico presso la School of Public Health dell’Università di Hong Kong. “Anche se la Mongolia sembra avere un picco di infezioni e casi, la mia aspettativa è che non ci sarà un gran numero di ricoveri”, ha aggiunto.

I dubbi sull’efficacia del vaccino Sinopharm in Cina si stanno diffondendo da mesi, poiché il vaccino si è ripetutamente dimostrato meno efficace dei nuovi vaccini mRNA di Pfizer e Moderna-BioNTech. In Cina fonti ormai semi ufficiali parlano di una sua minore efficacia nell copertura dall’infezione, ma di efficacia per evitare la malattia. Un effetto che diminuisce le ospedalizzazioni, ma non ferma la diffusione dei virus.