Difesa
Addio Puma, benvenuto futuro: l’Esercito Italiano prepara la rivoluzione. 600 nuovi blindati da ricognizione stanno arrivando.
Una svolta epocale per le Forze Armate. L’Italia lancia un piano da oltre 300 milioni per mandare in pensione l’iconico Puma. Scopri i dettagli del bando per 600 nuovi veicoli da ricognizione e come questa mossa si inserisce in una massiccia modernizzazione militare, tra cui i nuovi carri armati Panther e Lynx.

Il Ministero della Difesa italiano ha pubblicato un bando per lo sviluppo di un nuovo veicolo terrestre destinato alle missioni di ricognizione militare.
Secondo un bando pubblicato di recente, il ministero intende acquistare fino a 600 veicoli per un valore di 140 milioni di euro (158 milioni di dollari).
Il valore totale potrebbe superare i 300 milioni di euro (338 milioni di dollari) con l’aggiunta di forniture e servizi di supporto correlati.
Le proposte selezionate passeranno alla seconda fase del programma per un’ulteriore valutazione.
Non è stata resa nota alcuna tempistica per lo sviluppo, il collaudo o la messa in servizio del nuovo veicolo.
Sostituzione del Puma?
L’esercito italiano dispone attualmente di almeno 180 veicoli blindati da ricognizione VBL Puma 4×4, acquistati da Iveco a partire dal 2003. La variante 4×4 può ospitare un equipaggio di quattro persone.
L’esercito dispone inoltre di oltre 380 veicoli Puma 6×6, ciascuno in grado di trasportare fino a sei soldati più un autista.
Diversi rapporti hanno suggerito che l’acquisto previsto di centinaia di nuovi veicoli da ricognizione potrebbe segnalare una potenziale sostituzione della flotta Puma ormai obsoleta.
All’inizio di quest’anno, veicoli Puma di fabbricazione italiana sono stati visti in uso dall’esercito ucraino, anche se non è stato confermato alcun trasferimento ufficiale.
Ciò rafforza ulteriormente le speculazioni secondo cui Roma si starebbe preparando a sostituire gradualmente la piattaforma Puma con un veicolo da ricognizione più moderno e versatile.
Altri investimenti in veicoli militari
A gennaio, l’Italia ha annunciato l’intenzione di acquistare più di 1.000 veicoli da combattimento della fanteria KF41 Lynx e fino a 380 carri armati KF51 Panther dalla Rheinmetall, decisione poi formalizzata in una Joint Venture.
Il governo prevede di investire circa 16 miliardi di euro (18 miliardi di dollari) nei sistemi Lynx e circa 10 miliardi di euro (11,3 miliardi di dollari) nei Panther.
Il Ministero della Difesa ha inoltre stipulato un contratto con il consorzio Iveco-Oto Melara per la fornitura di 76 veicoli corazzati da combattimento medi per l’esercito italiano, derivati dal Centauro II e denominati VBM Plus, armati con cannone e missili Spike.
Nell’ottobre 2024, l’Italia e la Germania hanno presentato una joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per lo sviluppo congiunto di una nuova generazione di carri armati basati sulla piattaforma Panther, che sarà poi la futura dotazione dell’esercito italiano in sostituzione del sempre più obsoleto, e scarso nei numeri, C2 Ariete 2.
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