Attualità
Esclusiva Intervista a Warren Mosler, l’economista statunitense fondatore della Modern Money Theory
Di seguito l’intervista esclusiva di Scenarieconomici.it a Warren Mosler, l’economista statunitense fondatore della scuola economica post keynesiana della Modern Money Theory, che è di nuovo in Italia, chiamato in visita dall’Università di Bergamo con il ruolo di professore, grazie all’iniziativa del prof. Stefano Lucarelli (Docente di Politica Monetaria). Mosler incontrerà e si confronterà con alcuni economisti eterodossi italiani (Claudio Borghi, Emiliano Brancaccio, Sergio Cesaratto, Nino Galloni). Gli appuntamenti nel sito www.retemmt.it
Gli abbiamo rivolto alcune domande
Su MMT
1) Qual è il concetto più importante che uno studente di economia dovrebbe aver chiaro quando studia la MMT?
Il fatto che la ME/MMT riguarda le modalità con cui una valuta opera e interagisce con l’economia reale
2) La sovranità monetaria è un principio ormai condiviso, più difficile però è capire come lo Stato può generare ricchezza tramite la spesa a deficit. È un ragionamento opposto al senso comune. Può spiegarlo in poche parole?
La ME/MMT rende chiaro che questo non riguarda la creazione di ricchezza reale, così come è vero che non è possibile creare niente dal nulla. La ME/MMT dimostra come non ci sia disoccupazione nei contesti in cui non esiste la valuta dello Stato e non c’è tassazione da parte dello Stato, e che la disoccupazione è il risultato di precise scelte politiche, e non una volontà divina. Il che significa che l’azione politica del governo è in grado di ridurre i livelli occupazionali e le attività che creano ricchezza, e la rimozione di tali restrizioni può ripristinare tale creazione di ricchezza. In aggiunta, la ME/MMT riguarda le modalità in cui il sistema di infrastrutture pubbliche può incrementare la ricchezza reale o può, in alternativa, distruggerla.
3) Secondo alcuni la MMT è applicabile solo agli USA perché il dollaro è la valuta di riserva internazionale. La MMT non sarebbe applicabile a tutti i Paesi. Come risponde?
L’analisi ME/MMT è applicabile a tutte le valute. Sì, è vero che molte nazioni detengono riserve in dollari come “benefit” nei confronti degli USA, ma questa è una tematica differente dalla ME/MMT
4) Che cosa dovrebbe assolutamente evitare uno Stato con sovranità monetaria?
La disoccupazione.
Domande sull’Italia
5) Come farebbe rinascere l’Italia, se fosse Ministro dell’Economia? Ci puo’ dire i provvedimenti cardine per cortesia?
Anzi tutto mi rivolgerei all’UE chiedendo che siano allentati i limiti al deficit dall’attuale 3% fino ad arrivare all’8%. Al tempo stesso chiederei che la garanzia ufficiosa sul debito pubblico degli stati membri sia trasformata in una disposizione di legge. E inoltre chiederei all’UE che la BCE finanzi un posto di lavoro di transizione per tutti coloro che sono in grado di lavorare e disponibili a farlo, per facilitare la transizione dalla disoccupazione all’impiego nel settore privato.
6) Lei sa perfettamente che l’Italia ha perso dal 1995 ad oggi, rispetto alla media Europea, il 18% del PIL ed oltre il 30% della produzione Industriale, e che la tendenza al declino, anche nel contestoeuropeo, e’ in fase di accelerazione. E’ evidente che vi siano problemi strutturali in Italia, nonché che l’economia non s’e’ adattata ad un sistema economico a cambi fissi. Consiglia di uscire dall’Euro? Tecnicamente come andrebbe fatta l’operazione?
Anzi tutto io chiederei all’UE le modifiche che ho elencato poc’anzi, e darei loro non oltre novanta giorni di tempo per esprimersi con una risposta. Nell’ipotesi di un rifiuto, l’Italia dovrebbe iniziare a imporre le tasse e spendere in lire in modo tale da applicare effettivamente i cambiamenti necessari a sostenere la piena occupazione.
7) Su Scenarieconomici.it sosteniamo la necessità di ridurre significativamente la Spesa pubblica esimultaneamente la tassazione e ridare fiato agli Investimenti, ed abbiamo elaborato proposte dettagliate a riguardo. Crede che programmi di questo tipo siano realmente proponibili ed applicabili in Italia?
L’Italia e il resto dell’UE ha necessità di deficit pubblici più ampi. Questo può esser fatto tramite una riduzione della tassazione e/o incrementi nella spesa, ma se il deficit non viene ampliato la disoccupazione proseguirà.
8) Secondo lei il debito pubblico italiano va onorato così come è oppure va ripudiato e quindi ristrutturato?
Con le mie proposte sopra esposte il debito sarebbe “onorato” e continuerebbe ad esistere come risparmio finanziario netto per l’economia.
9) La ringraziamo per l’Intervista. Può mandare un messaggio di speranza ai nostri lettori?
C’è speranza nel momento in cui i leader iniziano a comprendere che è necessario che il deficit pubblico sia più ampio, e non più piccolo.
GPG
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