Esteri
L’ultimo attacco a Trump: capiamo il perchè della rivolta dei giocatori neri della NFL (l’eredità avvelenata di Obama)
Facciamola breve: nelle more della diatriba mediatica in corso, Donald Trump si è lamentato del fatto che alcuni giocatori non si alzino in piedi per l’inno nazionale, mancanza di rispetto per il paese secondo il Presidente USA. Tali giocatori – che suppostamente non rispettano a dovere il Paese – sono praticamente tutti neri.
Di seguito la protesta si è espansa esponenzialmente, in modo addirittura parossistico: gli atleti (praticamente tutti neri) lamentano – immagino – supposte colpe di Trump e dei bianchi in generale contro di loro (come se le colpe dei bianchi non ci fossero mai state prima di Trump, ndr). Sono tornate forse le Pantere Nere? Non proprio, il fatto è che un ex presidente nero degli USA – Obama – invece di risolvere durante la sua presidenza i problemi degli appartenenti alla stessa sua minoranza che lo hanno votato, li ha esarcerbati al punto che costoro oggi si sfogano. E si incazzano pure! [semplicemente perchè molto più poveri di 8 anni fa…, ndr]. E con chi si sfogano? Chiaramente, non con un nero come loro ma con il presidente successivo, un bianco. Appunto, Donald J. Trump.
Vediamo i fatti. Le ineguaglianze tra bianchi e neri sono letteralmente esplose sotto Obama. Parimenti Obama ha battezzato un allargamento di ricchezza tra ricchi e poveri senza precedenti nella storia USA, almeno in soli 8 anni.
Di chi è la colpa di tutto questo, forse di Trump che non era presidente? No, appunto. Evidentemente qualcuno vuole buttare tutto in caciara, magari per evitare che il presidente attui la sua politica che chiaramente sarà altamente deleteria per coloro legati allo status quo precedente – ossia per coloro che si sono arricchiti a dismisura sotto Obama, allargando all’inverosimile il gap tra ricchi e poveri negli USA -.
O magari sperando di impedirgli di iniziare la crociata contro la pedofilia che l’FBI sta inaugurando, C. Wray è infatti uno dei maggiori esperti mondiali di pedofilia. Tra i trend più importanti cavalcati da dette elites benedette da Obama ci sono:
- accoglienza “senza se e senza ma” di tutti o quasi i migranti
- energia verde “senza se e senza ma”, costi quel che costi
- incremento del debito USA come non ci fosse un domani
- QE e finanziarizzaione dell’economia, con crescita senza fine dei corsi di borsa
NOTASI: in tutto questo non voglio assolutamente analizzare il fenomeno della protesta nera attuale in senso nè politico nè di parte, ma basandomi sui fatti.
Nella fattispecie oggi Donald J. Trump ha deciso di regolare e ridurre il flusso di migranti, a favore dei bianchi che lo hanno eletto. Ne ha titolo (Si chiama democrazia, baby). Ricordiamo inoltre che la supposta differenza di circa 2 milioni di voti per Hillary Clinton nelle Presidenziali USA di fatto sta tutta nella vittoria a valanga dei Dem in California, ossia è proprio tale Stato ad aver fatto la differenza in termini di numeri di votanti USA a favore del candidato Dem poi sconfitto. Peccato che la provincia più popolosa dello Stato californiano – ed a grande presenza nera/di immigrati -, ossia Los Angeles, abbia sperimentato un numero di voti pari al 140% dei residenti ossia con il 40% dei voti tecnicamente invalidi (incredibilmente negli USA non c’è corrispondenza tra anagrafe dei residenti e registri degli autorizzati a votare). Chiaramente facendo la tara dei voti falsi e mediando tali flussi con i risultati delle province in cui sono emersi i voti farlocchi (non solo Los Angeles, tutte provincie con elevata presenza di immigrati) il vantaggio di Hillary Clinton si annullerebbe o quasi…
Guarda caso oggi che Trump richiama i giocatori che non si alzano durante l’inno, visto che questi sono di fatto tutti neri, costoro si arrabbiano e trasformano un giusto – secondo chi scrive – richiamo in una lotta di classe.
In questo contesto contesto siamo tenuti a ricordare le parole di Charles Barkley, uno degli atleti (cestisti) neri più forti e dunque più amati della storia. E non solo dalle persone di colore. Vedete sotto.
Barkley ha poi aggiunto:
“One of the reasons we’re never going to be successful as a whole, because of other black people. And for some reason we are brainwashed to think, if you’re not a thug or an idiot, you’re not black enough. If you go to school, make good grades, speak intelligent, and don’t break the law, you’re not a good black person. And it’s a dirty, dark secret.”
“Una delle ragioni per cui noi (neri) non avremo mai successo in generale deriva da colpe di altre persone nere come noi. Per qualche strana ragione ci fanno il lavaggio del cervello per non pensare, se non sei un delinquente o un idiota non sei abbastanza nero. Se vai a scuola, prendi buoni voti, parli in maniera appropriata, e non infrangi le leggi, tu non sei un buon nero. E questo è uno sporco, oscuro segreto“
Il risultato di queste parole è che Charles Barkley è stato considerato dai neri come lui addirittura come un suprematista bianco. Come uno del Ku Klux Klan per intenderci (ci sarà buona fede?)…
Anche questo è il risultato di 8 anni di Obama. Che sono finiti. Forse la verità sta tutta qui.
Temo ne vedremo delle belle. Per capirci qualcosa sarà essenziale stare ai fatti concreti.
MD
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