Energia
Eolico offshore, battaglia legale in USA: Ørsted fa causa al governo per lo stop al parco da 5 miliardi di dollari
Un progetto quasi completato e cruciale per l’energia di Rhode Island e Connecticut è stato fermato per “motivi di sicurezza nazionale”. Le società Ørsted e Skyborn Renewables denunciano un blocco illegittimo, con costi aggiuntivi che potrebbero raggiungere il miliardo di dollari e il rischio concreto di cancellazione del progetto.

Le società Ørsted e Skyborn Renewables hanno avviato un’azione legale a Washington contro il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti. La causa, come riporta Reuters, contesta l’ordine di sospensione che ha fermato la costruzione del parco eolico offshore “Revolution Wind”, un progetto da 704 MW per l’approvvigionamento energetico di Rhode Island e Connecticut. Secondo la denuncia, il provvedimento è illegittimo e privo di prove, specialmente considerando i mesi di installazioni già completate e le approvazioni ottenute da tempo sia a livello federale che statale.
Secondo la denuncia, Revolution Wind è completato all’80% circa, con tutte le fondazioni offshore posate e 45 delle 65 turbine installate. Gli sviluppatori affermano di aver speso circa 5 miliardi di dollari e di dover affrontare costi aggiuntivi fino a 1 miliardo di dollari se la chiusura dovesse persistere, compreso il rischio di perdere le scarse imbarcazioni da costruzione e un ritardo di almeno un anno. Il progetto prevede contratti di acquisto ventennali, tra cui 400 MW per il Rhode Island e 304 MW per il Connecticut, sufficienti a fornire energia a oltre 350.000 abitazioni.
L’ordine di sospensione dei lavori, emesso il mese scorso dal Bureau of Ocean Energy Management, citava motivi di sicurezza nazionale. Il Dipartimento degli Interni ha rifiutato di commentare la causa. Le società affermano che l’ordine è arrivato nonostante le precedenti autorizzazioni federali e comprometterebbe i tempi e il finanziamento di un progetto che dovrebbe iniziare le consegne il prossimo anno.
La mossa legale segue il piano di Ørsted di raccogliere circa 60 miliardi di corone danesi (~9,4 miliardi di dollari) tramite un’emissione di diritti per rafforzare il proprio bilancio dopo le battute d’arresto negli Stati Uniti. Lunedì, la grande società norvegese Equinor ha dichiarato che avrebbe partecipato, segnalando il continuo sostegno da parte di un azionista chiave.
Gli investitori avevano già reagito alla sospensione, con le azioni Ørsted in caduta dopo l’ordine del BOEM, poiché la società ha sospeso i lavori offshore. Le azioni di Ørsted sono in calo di quasi il 32% da inizio anno. Revolution Wind, una joint venture al 50% tra Ørsted e Skyborn, è il primo progetto eolico offshore statunitense ad essere stato interrotto in una fase così avanzata della costruzione. Se le navi di installazione venissero ridistribuite, gli sviluppatori avvertono che il programma potrebbe slittare di oltre un anno, con il rischio di cancellazione del progetto.

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