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ENI e Total scoprono nuovo grande giacimento di gas vicino a Cipro. Speriamo che la Turchia permetta di sfruttarlo

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Le major europee Eni e TotalEnergies hanno annunciato lunedì un’importante scoperta di gas al largo di Cipro, proprio mentre l’Europa si affanna per assicurarsi forniture di gas non russo.

Eni, in qualità di operatore del Blocco 6 al largo di Cipro, e il suo partner TotalEnergies hanno individuato nel pozzo Cronos-1 un’importante giacimento di gas in una serie di strati carbonatici con proprietà da discrete a eccellenti, ha dichiarato l’azienda energetica italiana.

Le stime preliminari indicano che ci sono circa 70 miliardi di metri cubi di gas sul posto, “con un significativo upside aggiuntivo che sarà indagato da un ulteriore pozzo esplorativo nell’area”, ha aggiunto Eni. Si tratta di una quantità pari a circa la metà di tutte le importazioni dalla Russia in un anno, ma da un solo pozzo!

La scoperta di gas nel pozzo Cronos-1 può sbloccare un ulteriore potenziale nell’area e fa parte dello sforzo di successo dell’Eni per fornire ulteriore gas all’Europa, ha osservato il gruppo.

Il pozzo Cronos-1 è il quarto pozzo esplorativo perforato da Eni Cipro e il secondo nel Blocco 6, dopo la scoperta di gas di Calypso-1 nel 2018.

Questo pozzo esplorativo di successo Cronos-1 è un’altra dimostrazione dell’impatto della nostra strategia di esplorazione, che si concentra sulla scoperta di risorse a basso costo tecnico e a basse emissioni di carbonio, per contribuire alla sicurezza energetica e fornire ulteriori fonti di approvvigionamento di gas all’Europa“, ha dichiarato Kevin McLachlan, vicepresidente senior per l’esplorazione di TotalEnergies.

Secondo gli analisti, il Mediterraneo orientale dovrebbe essere uno dei punti interessanti per le attività di perforazione di petrolio e gas di quest’anno.

Lo sviluppo di forniture di gas potrebbe permettere di superare la dipendenza dal gas russo, ma presenta dei grossi problemi legati alle pretese della Turchia sui ritrovamenti di idrocarburi nei dintorni dell’isola, di cui protegge la parte turcofona non riconosciuta internazionalmente. Un conflitto che rende problematica la tutela degli interessi dei paesi UE, vista anche l’arrendevolezza della Germania quando si tratta di Turchia.


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