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Energia Solare: REpowerEU, sarà un fallimento, perchè non c’è capacità produttiva nella UE

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La politica REpowerEU sarà un fallimento perché, banalmente, manca la capacità produttiva necessaria nella UE. I produttori europei di energia solare avrebbero bisogno di una capacità produttiva annua di celle fotovoltaiche 42 volte superiore se si vogliono soddisfare le ambizioni della Commissione Europea con prodotti Made in Europe. La società di ricerca statunitense Wood Mackenzie ha pubblicato questa settimana questa cifra per illustrare quanto sia debole l’industria manifatturiera europea del solare.

La Commissione ha dichiarato l’ambizione di generare almeno 420 GW di nuova capacità di generazione solare nel corso del decennio, nel tentativo di liberare il blocco dal gas russo. WoodMac ha stimato che l’Europa fornirà circa 331 GW di nuova energia solare entro il 2031 e questa settimana ha affermato che i piani della Commissione “RePower EU” hanno il potenziale per raddoppiare questa cifra.

La realtà è che “praticamente tutti” i 60.000 tonnellate di polisilicio grezzo per pannelli solari che vengono prodotti in più nel Regno Unito vengono esportati in Cina perché la domanda in Europa è insufficiente. Semplicemente non ci sono le linee di produzione in Europa pe assorbire neanche il polisilicio cristallino prodotto ogni anno.

Secondo WoodMac, per raggiungere l’ambizione più elevata delineata dalla Commissione sarebbe necessaria una capacità di produzione di polisilicio tre volte superiore all’anno, 20 volte più linee di wafer, 42 volte più produzione di celle e sei volte più capacità di moduli. Secondo WoodMac, i costi delle materie prime dei pannelli solari hanno fatto aumentare i prezzi di oltre il 20% nel 2021. Il prezzo del polisilicio è triplicato negli ultimi 18 mesi e si prevede che rimarrà “elevato” per tutto il 2022. I prezzi di alluminio, rame e acciaio sono aumentati di oltre il 30% nell’ultimo anno, secondo WoodMac. Anche il costo del vetro dei pannelli solari sta aumentando, attribuendo gli aumenti all’escalation dei prezzi del gas naturale e dello stagno. Quindi qualsiasi tentativo di raggiungere gli obiettivi della UE si tradurrà, semplicemente, nell’esplosione dei costi delle celle solari, soldi che, fra l’altro, saranno diretti tutti verso la Cina, in mancanza di una produzione interna.

Quindi la politica REpowerEU, la soluzione della Commissione al problema del gas russo, si rivela nient’altro che l’ennesimo esercizio teorico distaccato dalla realtà e fondamentalmente dannoso per per l’economia e le tasche dei cittadini. Confermando che la Commissione è solo un danno.


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