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Energia solare: chi la produce e chi no

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Nonostante un calo del 4,5% della domanda globale di energia nel 2020, Govind Bhutada di Visual Capitalist ci mostra come la produzione di energia solare sia comunque in crescita e la sua distribuzione mondiale. Fra le rinnovabili l’energia solare è stata in testa nella crescita con 127 gigawatt installati nel 2020, la sua più grande espansione di capacità annuale di sempre.

L’infografica di cui sopra utilizza i dati dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) per mappare la capacità di energia solare per paese nel 2021. Ciò include sia la capacità solare fotovoltaica (FV) che la capacità di energia solare concentrata.

Dalle Americhe all’Oceania, i paesi di quasi tutti i continenti (eccetto l’Antartide) hanno aggiunto più solare al loro mix lo scorso anno. Ecco un’istantanea della capacità di energia solare per paese all’inizio del 2021:

*1 megawatt = 1.000.000 di watt.

La Cina è il leader indiscusso negli impianti solari, con oltre il 35% della capacità globale. Inoltre, il Paese non mostra segni di rallentamento. Ha in cantiere il più grande progetto eolico e solare del mondo, che potrebbe aggiungere altri 400.000 MW alla sua capacità di energia pulita.

A seguire la Cina da lontano ci sono gli Stati Uniti, che hanno recentemente superato i 100.000 MW di capacità di energia solare dopo aver installato altri 50.000 MW nei primi tre mesi del 2021. La crescita annua del solare negli Stati Uniti è stata in media di un impressionante 42% nell’ultimo decennio. Politiche come il credito d’imposta sugli investimenti solari, che offre un credito d’imposta del 26% sui sistemi solari residenziali e commerciali, hanno contribuito a far avanzare il settore.

Sebbene l’Australia ospiti una frazione della capacità solare della Cina, è in cima alla classifica pro capite grazie alla sua popolazione relativamente bassa di 26 milioni di persone. Il continente australiano riceve la più alta quantità di radiazione solare rispetto a qualsiasi altro continente e oltre il 30% delle famiglie australiane dispone ora d’impianti fotovoltaici sul tetto.

I tentativi cinesi di diventare carbon neutral per il 2060 vedono proprio il solare al centro dello schema di sviluppo. Nel 2019, le aziende cinesi hanno prodotto il 66% del polisilicio mondiale, l’elemento costitutivo iniziale dei pannelli fotovoltaici (PV) a base di silicio. Inoltre, più di tre quarti delle celle solari provenivano dalla Cina, insieme al 72% dei pannelli fotovoltaici mondiali.

Detto questo, non sorprende che 5 dei 10 parchi solari più grandi del mondo siano in Cina e probabilmente continuerà a costruirne altri man mano  che aumenta la necessità di offrire fonti energetiche non legate al carbonio.

L’espansione di questa fonte energetica è stata facilitata dalla sua maggior convenienza. I costi dell’energia solare sono diminuiti esponenzialmente nell’ultimo decennio ed è ora la fonte più economica di nuova generazione di energia.

Dal 2010, il costo dell’energia solare ha visto una diminuzione dell’85%, passando da $ 0,28 a $ 0,04 per kWh. Secondo i ricercatori del MIT, le economie di scala sono state il singolo fattore più importante nel continuare il calo dei costi nell’ultimo decennio. In altre parole, man mano che il mondo installava e produceva più pannelli solari, la produzione diventava più economica ed efficiente. Purtroppo questo trend positivo è stato interrotto quest’anno dai problemi nelle catene di approvvigionamento che hanno visto un aumento dei costi. Comunque il solare non è stato in grado d’impedire la crisi energetica attuale in Europa dovuta alla carenza di gas naturale. Il sole non ti dà una mano abbastanza


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