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Energia: o cambia il mercato, o salta la UE. Chi se ne va per primo da questa gabbia di matti?

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Gli errori, od orrori, delle politiche energetiche europee stanno venendo al pettine ed è un disastro colossale. La crisi energetica europea è peggiorata lunedì con l’inizio dell’inverno nell’emisfero settentrionale. Il clima più freddo ha afflitto parti dell’Europa andata sottozero, mettendo a dura prova le reti elettriche già alle prese con fonti di energia verde inaffidabili (come la bassa produzione di energia eolica) e interruzioni delle centrali nucleari in Francia.

Cominciamo a dare un’occhiata all’impennata dei prezzi dell’elettricità del giorno prima in tutta Europa. Javier Blas, corrispondente capo di Bloomberg per l’energia, ha sottolineato che “i prezzi dell’elettricità in gran parte dell’Europa hanno raggiunto nuovi record spaventosi”.

I prezzi dell’elettricità in Germania per il giorno prima sono a 431 euro per megawattora, un record.

La Germania è una potenza economica nel continente e i prezzi elevati dell’energia elettrica potrebbero costringere le industrie ad alta intensità energetica a chiudere le operazioni e a rivendere la loro energia sui mercati spot. Ci guadagnano molto di più.

In Francia, diverse centrali nucleari hanno ridotto la produzione a causa di problemi di sicurezza e di uno sciopero dei lavoratori, mettendo a dura prova la rete e portando i prezzi dell’energia ai massimi del decennio.

Quest’anno, i prezzi dell’energia sono aumentati vertiginosamente, con i prezzi del gas naturale in Europa che sono aumentati di oltre il 600%. Il contratto del gas di riferimento della regione è aumentato dell’8,8% all’inizio di lunedì.

Tutto questo è ben mostrato dai prezzi del gas naturale consegna a termine, con i valori che solo decollati verso livelli mai visti che porteranno alla chiusura delle attività industriali intensive, senza nessun dubbio.

La crisi è talmente grave che i contratti a termine consegna gennaio 2023, cioè fra un anno, sono saliti a 90 euro a MW. Questo significa che la crisi è così pesante che si protrarrà, sicuramente, sino al prossimo autunno. 

Perché continuiamo a ripetere che la colpa è dei governi europei, tutti, e della commissione? Semplicemente perché questi prezzi folli sono un’esclusiva del Gas europei, e l’elettricità ne segue il prezzo solo in virtù del sistema di calcolo scelto per gli scambi dell’energia sul mercato continentale.  Ecco infatti il gas europeo confrontato con petrolio e gas USA.

La follia è solo della UE, mentre il resto del mondo sta tornando alla normalità. Però a che serve: intanto né io né voi, tranne gesti eclatanti, potrà contrastare ciò che si decide, superficialmente, a Bruxelles. Tranne, come ho detto, gesti clamorosi. 


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