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Energia nucleare: il futuro è nei mini impianti al servizio dell’industria

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Ormai in certi settori energivori si investe prima nella sicurezza energetica, quindi nella produzione. L’azienda chimica Dow ha firmato una lettera di intenti con X-Energy per lo sviluppo di una tecnologia nucleare modulare di piccole dimensioni in grado di fornire calore ed energia a uno degli impianti Dow della Costa del Golfo degli Stati Uniti entro il 2030.

Secondo Dow, il nucleare modulare di piccole dimensioni è una tecnologia chiave per consentire alle industrie ad alta intensità energetica di decarbonizzarsi. Inoltre fornirà la sicurezza della fornitura energetica a lungo termine indipendentemente dalla disponibilità o meno di gas naturale o fonti rinnovabili.

Con questa mossa, Dow è il primo produttore ad annunciare formalmente l’intenzione di sviluppare opzioni di tecnologia nucleare modulare di piccole dimensioni.

Sebbene Dow ne parli da tempo, il passaggio al nucleare è considerato una mossa coraggiosa non solo per l’azienda, ma per un produttore in generale. Il nucleare è l’unica forma di elettricità senza emissioni di base. A seconda del successo di Dow in questo progetto, altri produttori potrebbero  seguirne la strada che si rivela, in un certo senso, obbligata.

“La tecnologia nucleare avanzata e modulare di piccole dimensioni sarà uno strumento fondamentale per il percorso di Dow verso l’azzeramento delle emissioni di carbonio e per la nostra capacità di guidare la crescita fornendo prodotti a basse emissioni di carbonio ai nostri clienti”, ha dichiarato l’amministratore delegato Jim Fitterling.

“La tecnologia di X-energy è tra le più avanzate e, una volta implementata, fornirà energia e vapore sicuri, affidabili e a basse emissioni di carbonio. Questa è una grande opportunità per Dow di essere leader nel settore della produzione a zero emissioni di carbonio, grazie all’impiego dell’energia nucleare di nuova generazione”, ha dichiarato Fitterling.

Dow e X-energy collaboreranno con l’intento di implementare la tecnologia del reattore a gas ad alta temperatura Xe-100 di X-energy in uno dei siti della Costa del Golfo degli Stati Uniti di Dow, che dovrebbe essere operativo intorno al 2030.

Lo stesso ragionamento sarà presto fatto da altri giganti industriali: se l’energia è scarsa, allora diventa prioritario il suo approvvigionamento, con tutte le tecnologie disponibili.


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