Attualità
Elly Sclein non sia la solita (inutile) figurina di sinistra
Scritto da Francesco Celotto
Mi ha sorpreso non poco vedere la giovane Elly Schlein, ex pd ed ex europarlamentare, entrare in consiglio regionale a Bologna con un altissimo numero di preferenze (oltre 22.000) con la lista Coraggiosa Ecologista e Progressista: La lista appoggiava il candidato, poi eletto governatore dell’Emilia Romagna, Bonaccini del Partido Democratico.
Elly Schlein
Elly Schlein entrò nel 2014 nell’europarlamento in quota Pd, partito da cui si staccò nel 2015 per il suo dissenso alla linea politica dell’allora segretario Renzi. Ecco un sunto della sua biografia (da wikipedia ):
Nel 2011 contribuisce a fondare a Bologna l’associazione studentesca universitaria Progrè che si occupa di approfondire e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alle politiche migratorie e alla realtà carceraria.
Nell’aprile 2013, dopo l’affossamento della candidatura al Quirinale di Romano Prodi a causa di un centinaio di franchi tiratori tra le file del PD, i cosiddetti 101, decide con altri di dare vita alla campagna di mobilitazione “#OccupyPD”, poi sfociata nell’occupazione di numerose sedi del partito per dare voce al malumore di parte della base giovanile circa la scelta dei vertici nazionali di far nascere il Governo Letta con una maggioranza basata sulle cosiddette “larghe intese”.
Nel dicembre dello stesso anno aderisce alla mozione che, in vista delle elezioni primarie, sostiene la candidatura di Pippo Civati a segretario nazionale del PD. È quindi eletta come esponente della corrente “civatiana” alla Direzione nazionale del partito.
Alle elezioni europee del 25 maggio 2014 risulta eletta parlamentare europea con 53.681 voti di preferenza.
Mi fa piacere vedere queste nuove leve in politica, sperando che possano smuovere la stagnante e deprimente situazione politica italiana, soprattutto a sinistra.
Temo invece che, come le Sardine, più o meno inconsapevolmente (o forse perfettamente consapevoli) si faranno strumentalizzare. Il sistema sta tentando di accreditare queste figure, spacciandole come la “nuova sinistra”.
Mi sta bene che Elly Schlein parli di politiche migratorie e ecologismo ma, per favore, non lo faccia solo da una angolazione politicamente corretta e con la visione tipica e francamente ormai orrendamente consunta e logora dei salotti di sinistra, ambienti radical chic e autoreferenziali, da sempre incapaci di parlare davvero al “popolo”, abili nel non toccare davvero gli interessi precostituiti di certi potentati di sinistra (Coop in testa).
Elly Schlein sarà a favora delle politiche ambientali?
Vorrei che Elly Schlein parlasse di difesa dell’ambiente, ma vorrei che introducesse nella sua narrazione e nelle sue lotte la difesa del territorio, la lotta alle grandi opere inutili, la lotta alla corruzione, il pensiero a un nuovo modello di sviluppo che non contempli la continua cementificazione.
Altrimenti sarà la ennesima figurina con la faccia pulita che il sistema delle lobby di potere di sinistra (speculare in questo a quelle di destra) utilizzerà per farsi bello,continuando a fare quello che ha sempre fatto: affari, distruzione del territorio, cemento e lottizzazione. Io e altri nel nostro piccolo in una regione retriva e conservatrice come il Veneto intraprendemmo intense battaglie contro le grandi opere (Superstrada Pedemontana Veneta in testa) ma non trovammo nella società civile un appoggio e una sensibilità sufficienti per portare le nostre istanze a un livello oltre a quello di battaglie meramente locali.
Mi piacerebbe vedere un rappresentante eletto lottare davvero per fermare questo ignobile, antiecologico,disumano modello di sviluppo. Il “progressismo”è soprattutto difesa del nostro delicato territorio.
Se davvero, cosa di cui dubito moltissimo, Bonaccini vorrà dare un segnale di rottura rispetto al passato e di vera novità alla propria giunta nomini Elly Schlein assessore all’ambiente in Emilia Romagna.
Elly Schlein non sia la ennesima , inutile figurina di sinistra; dimostri di valere le 22.098 preferenze accordatele dagli elettori emiliano-romagnoli. E il Pd dica e faccia finalmente qualcosa di sinistra!
Francesco Celotto
Francesco Celotto, imprenditore, analista finanziario indipendente, ex attivista M5S ,candidato al Senato per M5S, già fondatore del gruppo grandi opere del M5S Veneto. Coautore di due libri sul disastro ambientale e la corruzione relativa alle grandi opere del Veneto (2012: Strada Chiusa con Marco Milioni; 2015 Strade Morte con Marco Milioni, Carlo Costantini, Massimo Follesa) , ex presidente di Veneto sostenibile ed ex vicepresidente della Associazione Soci Banche Popolari, già portavoce Covepa (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa).
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