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ELEZIONI USA: IL TEXAS PORTA DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA PENNSYLVANIA, MICHIGAN, WISCONSIN E GEORGIA

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Lo stato del Texas ha portato davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti  Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin sulla base del fatto che molte modifiche alle loro regole o procedure di voto – sia attraverso i tribunali sia tramite ordini esecutivi – hanno violato le norme elettorali della Costituzione  USA perché non sono sono stati approvati dal potere legislativo.

Il Texas sostiene anche che le differenze di regole e procedure in diverse contee all’interno dello stesso stato violano la clausola costituzionale di tutela dell’uguaglianza fra i cittadini  e che di conseguenza si sono verificate “irregolarità nel voto” in questi stati.

La causa, intentata lunedì poco prima della mezzanotte, chiede alla Corte Suprema di consentire ai assemblee legislative  di nominare direttamente gli elettori, In Pennsylvania e Georgia queste  sono controllate dai repubblicani.

Dall’atto  depositato:

Alcuni funzionari degli Stati convenuti hanno presentato la pandemia come giustificazione per ignorare le leggi statali in materia di voto per assente e per corrispondenza. Gli Stati convenuti hanno inondato la loro cittadinanza con decine di milioni di domande di voto e schede elettorali in deroga ai controlli legali su come le schede debbano essere legittimamente ricevute, valutate e contate. Che fossero o meno ben intenzionati, questi atti incostituzionali hanno avuto lo stesso effetto uniforme: hanno reso le elezioni del 2020 meno sicure negli Stati convenuti. Tali modifiche non sono coerenti con le leggi statali pertinenti e sono state apportate da entità non senza potere legislativo, senza alcun consenso da parte delle assemblee statali. Gli atti di questi funzionari hanno quindi direttamente violato la Costituzione.

 

Questo caso presenta una questione di diritto: gli Stati convenuti hanno violato le clausole delle leggi elettorali intraprendendo azioni non legislative per modificare le regole elettorali che disciplinerebbero la nomina degli elettori presidenziali? Queste modifiche non legislative alle leggi elettorali degli Stati convenuti hanno fatto si che  il voto e il conteggio delle schede  fosse in  violazione della legge statale, che, a sua volta, violava la legge elettorale  all’articolo II, sezione 1, clausola 2 della Costituzione degli Stati Uniti. Con questi atti illegali, gli Stati convenuti non solo hanno contaminato l’integrità del voto dei propri cittadini, ma le loro azioni hanno anche degradato i voti dei cittadini nello Stato ricorrente e in altri Stati che sono rimasti fedeli alla Costituzione.

Un ccusa durissima , m la Corte Suprema degli Stati Uniti ha già messo nel ruolino la discussione della causa , indice che intende discuterne realmente in presenza, dell’accusa e dei convenuti.

 


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