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Elezioni politiche in Grecia a fine gennaio 2015: la futura vittoria di Syriza ed il probabile colpo di Stato nel Paese ellenico per evitare l’uscita dall’euro

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Il parlamento greco ha deciso di non decidere! il Presidente della Repubblica non è stato eletto al terzo scrutinio e dunque si va alle elezioni. Se vincerà Syriza facilmente il paese ellenico uscirà dell’euro. Tsipras continua a dire che nulla cambierà, chiaramente è solo tattica: dire – come sta facendo – che si rinegozierà il debito cancellando le misure di austerity significa uscire bellamente dall’euro, se fosse permesso alla Grecia tutti i paesi potrebbero fare lo sesso.

La Germania non lo permetterà mai: il paese di Goethe non può rinunciare allo strumento che più poté per l’interesse nazionale pangermanico di tutte le guerre combattute negli ultimi 100 anni.
Dunque, ecco il più che probabile golpe in Grecia. Secondo chi scrive il dubbio non è – purtroppo – se ma quando: prima delle elezioni politiche greche del 25 gennaio prossimo o dopo? Molto dipenderà da una parte se Syriza verrà vista come vincente (tutti oggi pensano che vincera’). Poi, se Tsipras riuscirà a convincere chi di dovere del fatto che nulla cambierà in termini di politiche europee del minuscolo paese greco, anche se ritengo che la stampa inglese soffierà con forza sul fuoco della crisi (la Gran Bretagna è il paese che più ha da perdere da un’Europa sotto il dominio tedesco, come dopo Dunquirq).

Non ci sono dubbi invece sul metodo: ci sarà un’associazione (a delinquere?) stile golpe dei colonnelli tra cooptati locali – tra cui si annidano coloro che traerono vantaggio dalla conversione da dracme in euro dei propri enormi patrimoni – e politica europea, che si affretterà a puntellare il tanto eventuale quanto probabile golpe sia a livello politico che a livello di supporto militare, anche con l’invio di truppe atte a stabilire un protettorato sotto bandiera europea. Follia? Non proprio, come indicato in precedenti interventi gran parte della stampa e dell’intellighenzia tedesca si sono già espresse in tal senso nel 2012, durante l’ultima “tensione” greca.

Per l’Italia cosa può comportare tutto questo? Molto e niente: al contrario di molti pensatori economici temo che a maggior ragione dopo un’uscita della Grecia dall’euro – o peggio a seguito di un rigurgito autoritario atto ad impedirlo – in presenza del governo “sbagliato” ci saranno spinte a giustificare la permanenza italiana nella moneta unica attraverso maggiore austerità, leggasi maggiori tasse, maggior repressione della crescita interna per via fiscale (ecco perché al Quirinale che verrà è bene che si insedi un patriota). Ossia, il rischio è che l’Italia, vero obiettivo delle politiche tedesche di mantenimento della moneta unica, corra il rischio più elevato di golpe (o di fascismo fiscale): se esce la povera Grecia non crolla il piano eurotedesco, se esce la ricca Italia cade tutto essendo il Belpaese il solo che può riconvertire legalmente il suo enorme debito pubblico in vecchie lire oltre ad essere il più grande competitor manifatturiero della Germania (con l’Italia che vedrà svalutata la futura lira anche del 50% la competizione industriale nazionale spiazzerà rapidamente i prodotti tedeschi minando l’occupazione germanica – ossia la preziosissima pace sociale -, a maggior ragione in un periodo di estrema debolezza dei prezzi dell’energia e delle materie prime di cui l’Italia è relativamente povera, ossia edulcorandone gli effetti inflattivi). E senza dimenticare che grandi aziende nazionali come ENI ed Enel grazie ai propri utili macinati all’estero potrebbero ritardare l’effetto inflazionistico di un’eventuale uscita dell’Italia dall’euro su tariffe e prodotti energetici, quel tanto che basterebbe per innescare la ripresa italiana facendo capire al mondo che l’euro austero e’ stata una truffa perpetrata a danno dei periferici (ed a vantaggio del blocco tedesco; la Grecia non ha tali grandi multinazionali in grado di supportarla, ecco perché i nostri campioni nazionali sono tanto temuti ed ambiti all’estero).

Ce n’è abbastanza per giustificare un colpo di stato nel Mediterraneo, che dite?

Vedremo nel 2015. A partire da Capodanno si balla.

Mitt Dolcino


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