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Le elezioni in India in 2 mappe: il trionfo del BJP di Narendra Modi

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Questa la mappa che segnala i vincitori nei collegi alle recenti elezioni indiane: si notano le dimensioni della Storica vittoria del Bharatiya janata party (Bjp), partito di centrodestra nazionalista indu’: da 30 anni un partito non otteneva la maggioranza assoluta. Crollo del Congresso, guidato da Rahul Gandhi, partito lungamente al potere, completamente marginalizzato.

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Da notare che la vittoria del BJP e’ stata ottenuta grazie ad una vittoria schiacciante nel centro e nel nord del paese, mentre nel sud e nell’est prevalgono altre formazioni.

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Da Repubblica:

Tutti gli analisti sottolineano la sonora sconfitta del Congresso, affidato in questa campagna elettorale al figlio di Sonia Gandhi, Rahul, e che va oltre le già nere previsioni degli exit poll di lunedì. Rispetto al cospicuo numero di 206 deputati del Lok Sabha uscente, ora stenta a raggiungere quota 50. E’ una sconfitta che mette in discussione la gestione storica della famiglia Gandhi-Nehru sul partito.

Fin dal mattino, quando è emerso che il Bjp era in testa, migliaia di sostenitori hanno iniziato a festeggiare davanti alla sede del partito a New Delhi. Gli exit poll avevano previsto la vittoria, ma non in così larga misura.

La destra è riuscita a conquistare tutti i sette seggi della capitale. Modi ha nettamente sconfitto il ‘Beppe Grillo indiano’ Arvind Kejriwal nella ‘battaglia’ di Varanasi, l’antica Benares, dove i due leader erano candidati. Non è invece riuscito a sfondare nello Stato del Kerala, dove fino all’ultimo il candidato del Bjp, O. Rajagopal, è stato testa a testa con il ministro del Congresso, originario del Kerala, Shashi Tharoor, ma la situazione si è poi capovolta a favore di quest’ultimo. E il voto in Kerala si è giocato anche in parte sulla vicenda dei due fucilieri di Marina italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, incarcerati per l’uccisione di due pescatori durante una missione di protezione di una nave mercantile. Per cercare di conquistare il voto dei keralesi, e dei tre milioni di pescatori, Modi in persona aveva tenuto un comizio in cui aveva ricordato che militari italiani hanno ucciso i pescatori locali senza che il governo indiano facesse nulla per punirli. “Hanno forse il coraggio – aveva aggiunto – il premier, il ‘chief minister’ del Kerala, il ministro della Difesa, di rispondere alle mie domande sull’uccisione dei pescatori?”. Vista ora la negativa risposta elettorale avuta in Kerala, alcuni osservatori notano oggi che il futuro premier potrebbe avere meno remore ad affrontare la questione dei marò con l’Italia.

Anche il primo ministro indiano uscente Manmohan Singh ha chiamato Modi per congratularsi con lui per la vittoria. Il premier, al potere da dieci anni, lascerà l’incarico domani alle 12.30 (le 9 in Italia) quando si recherà dal presidente della Repubblica Pranab Mukherjee per presentare le proprie dimissioni.

I risultati elettorali sono tati accolti molto bene dalla borsa di Mumbai, con l’S&P Bse Sensex che è arrivato a guadagnare fino al 6,2%, chiudendo infine con un +2,2%. L’indice, che ha guadagnato il 6,2% finora in questa settimana, è stato ancora più spinto oggi quando è apparsa sempre più vicina la vittoria elettorale del Bjp, considerato come un partito pro-business. 

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(Narendra Modi, leader del BJP e prossimo primo ministro indiano)

 

GPG


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