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Ecco perche’ Letta e’ perfino peggio di Monti: la chiassosa ed instabile Stabilita’ Italiana

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Vorrei condividere coi lettori una riflessione. Spulciando I tantissimi commenti che quotidianamente leggo agli articoli (talvolta di qualita’, talvolta per niente piacevoli), trovo divergenze d’opinione, spesso anche ideologiche, tra chi scrive. Il 100% dei commentatori pero’ sono d’accordo su 3 questioni:

a)      L’Italia e’ in profondo declino, e non solo dal punto di vista economico

b)      Se l’Italia vuole avere una qualche speranza di uscire da questo “declino sistemico” deve mettere in cantiere misure di una certa portata e coraggio; qui ciascun commentatore ha la sua magica ricetta: c’e’ chi propone di uscire dall’Euro, chi propone una sburocratizzazione ponderosa, di una riduzione shock di spese e tasse, chi misure espansive di vario genere magari con l’aiuto dell’Europa. Tutti quanti pero’ concordano su una questione: se non fa un qualche cambiamento radicale, che ovviamente comporta rischi, l’Italia e’ destinata a proseguire sempre piu’ velocemente sulla strada del declino.

c)       Lo “shock” deve essere guidato da una classe dirigente che e’ decisa e competente, ma soprattutto che sia coraggiosa e dotata di notevoli “attributi”

 

Perfetto. Su cio’ siamo tutti d’accordo. D’altronde la politica di fondo dell’Italia degli ultimo 20 anni e’ stata una “non politica”, nessuna scelta strategica di indirizzo del paese e’ stata svolta, e sostanzialmente la nazione e’ stata guidata da un allegra brigata di chiassosi politicanti e da orde di burocrati e dirigenti di corporazioni, all’insegna dell’inconclusione e della stabilita’, una chiassosa ed instabile stabilita’, appunto.

Ebbene, il punto piu’ basso dell’ultimo ventennio vissuto dall’economia reale e’ stato vissuto proprio durante il governo Monti, un governo che ha preso una serie di misure sul fronte dell’austerity, misure strutturali sul fronte pensioni e misure di  compressione della domanda interna, all’insegna del motto “salviamo l’Italia, ce lo chiede l’Europa”. Ovviamente la situazione nel 2013 dal punto di vista di qualsiasi indicatore dell’economia reale e’ fortemente peggiore rispetto al 2011. Detto questo, perlomeno Monti aveva un “progetto”: si puo’ contestarne gli esiti (disastrosi), si puo’ contestarne i fini (fare gli interessi dei nostri creditori), ma almeno ha provato a fare qualcosa. Inoltre il Governo Monti, al di la’ del trionfalismo relativo ai risultati raggiunti (totalmente immotivato), perlomeno non ha mai negato la difficolta’ della situazione italiana.

Il Governo Letta, al contrario di quello Monti, vive in un mondo irreale, dove il valore piu’ elevato e’ la “Stabilita’”, mentre c’e’ bisogno esattamente del contrario. Inoltre:

a)      Nega sistematicamente la situazione disastrosa del paese, e parla ogni giorno di Ripresa, al punto da far sembrare un dilettante in materia il Berlusconi dei “ristoranti pieni”,

b)      Non propone, ne’ attua, sostanzialmente nessuna misura “shock”, e vive in un immobilismo assoluto. La politica del gattopardo, appare la stella polare del governo

c)       Letta ed il suo fido Saccomanni sono l’antitesi di personaggi definibili come “palle d’acciaio

 

Tutto cio’ produrra’ qualcosa di ovvio:  una prosecuzione del declino economico della nazione. Il PIL 2014 non crescera’ ne’ dell’1,1%, ne’ dell’1,0% e neppure dello 0,7%, ma andra’ decisamente peggio, e con esso ogni indicatore dell’economia reale.

L’Italia non ha bisogno di una “chiassosa ed instabile Stabilita'”, ma di una “ordinata e stabile Instabilita'”, cioe’ di “rompere ed evadere dagli schemi in cui da vari lustri s’e’ rifugiata”, e fare cio’ con lucidita’ e decisione.

 

 By GPG Imperatrice

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