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Economia

Crollo Shock: l’Europa perde metà del Gas Russo nel 2025 – Crisi energetica al culmine

Un drammatico taglio del 50% nelle esportazioni di gas russo verso l’Europa nella prima metà del 2025 svela una crisi energetica senza precedenti. Con l’Ucraina che chiude i rubinetti e il GNL russo bandito, l’inverno si avvicina e il continente trema. Scopri le implicazioni scioccanti e chi ne pagherà il prezzo più alto.

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Le esportazioni di gas naturale dalla Russia verso l’Europa tramite gasdotti e carichi di GNL sono diminuite nella prima metà del 2025 rispetto all’anno precedente, a causa dell’interruzione dei flussi attraverso l’Ucraina e del rifiuto di alcuni acquirenti di acquistare GNL russo.

Secondo i dati raccolti da Reuters, le esportazioni totali di gas dalla Russia all’Europa si sono quasi dimezzate, passando da 15,5 miliardi di metri cubi nel periodo gennaio-giugno 2024, quando il gas russo ancora transitava attraverso un gasdotto che attraversava l’Ucraina, a 8,33 miliardi di metri cubi nel periodo gennaio-giugno 2025.

Le forniture di gas russo via gasdotto all’Europa sono crollate dal 2022, dopo che la Russia ha interrotto le forniture di gas a molti clienti dell’UE e Nord Stream ha smesso di fornire gas alla Germania, in seguito alla riduzione dei flussi da parte della Russia e a un sabotaggio avvenuto nel settembre 2022.

Successivamente, il 1° gennaio 2025, la fornitura di gas russo tramite gasdotto attraverso l’Ucraina è stata interrotta, dopo che l’Ucraina ha rifiutato di negoziare una proroga dell’accordo di transito.

Tuttavia, alcuni paesi europei, tra cui l’Ungheria, continuano a ricevere gas russo attraverso il gasdotto TurkStream via Balcani.

A giugno, secondo i calcoli di Reuters basati sui dati disponibili degli operatori europei di gasdotti, le forniture tramite TurkStream sono diminuite del 18,3% rispetto ai livelli di maggio. La manutenzione lungo il gasdotto è stata la causa del calo delle forniture di gas.

Interconnettore gas Turchia Russia (fonte Daily Sabah)

 

Tuttavia, secondo le stime di Reuters, da inizio anno le forniture di gas russo all’Europa tramite la rotta TurkStream sono aumentate del 6,8% rispetto all’anno precedente. Del resto ormai neanche un refolo di metano passa attraverso l’Ucraina.

Il gigante russo del gas Gazprom ha smesso di comunicare i dati sulle esportazioni verso l’Europa poco dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.

Le esportazioni totali di GNL della Russia sono diminuite anche nella prima metà dell’anno, del 4,4% a 15,2 milioni di tonnellate metriche, secondo i dati LSEG citati da Reuters. Le esportazioni di GNL verso l’Europa sono diminuite del 13% su base annua, a seguito dell’entrata in vigore a marzo del divieto dell’UE sul transito di GNL russo.

L’UE ha vietato il trasbordo di GNL russo per la riesportazione verso paesi terzi dai porti dell’UE nell’ambito di un pacchetto di sanzioni adottato all’inizio di quest’anno. Probabilmente anche questo ha limitato  il transito di gas.


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