Attualità
… e adesso ci devono rispondere!
Se fermassimo per strada un passante e gli chiedessimo chi crea la moneta che utilizziamo per le nostre esigenze quotidiane, molto probabilmente ci risponderebbe, sbagliando, che il denaro è creato dalla banca centrale.
Se poi, gli dovessimo chiedere sulla base di cosa la banca centrale crea il denaro, a quel punto il ventaglio di risposte diventerebbe interessante; si partirebbe dall’oro, un evergreen, dalle tasse che incassa lo Stato, dal lavoro e sudore della fronte del popolo e per qualcuno magari, vi sono schiere di nanetti sotto la BCE che scavano alla ricerca di pepite d’oro.
Ecco, provare a chiarire ad esempio, che il denaro che oggi utilizziamo è creato per il 90% dalle banche commerciali (Unicredit, Intesa, BPM, MPS…) attraverso i PRESTITI e che come controparte troviamo i contratti di ipoteca od altre garanzie, incontra una barriera mentale rigidissima.
E questo nonostante la conferma da parte delle stesse banche centrali, le quali scrivono nero su bianco che la creazione del denaro avviene attraverso i prestiti delle banche commerciali, come nel caso della Bank of England nel famoso Quarterly Bulletin del 2014 dal titolo “Money creation in the modern economy”: Nell’economia moderna, la maggior parte del denaro assume la forma di depositi bancari. Ma il modo in cui vengono creati questi depositi bancari è spesso frainteso: il modo principale è attraverso i prestiti delle banche commerciali. Ogni volta che una banca concede un prestito, crea simultaneamente un deposito corrispondente nel conto bancario del mutuatario, creando così nuovo denaro.
Capire chi crea la moneta, come la crea e dove finisce questa quantità di denaro, dovrebbe essere la priorità nei discorsi della politica, tra le persone e persino sui media nazionali,che invece ci riempiono la testa di questioni inutili e secondarie.
E invece no. Regna un silenzio assordante.
Noi tutti subiamo una indegna rappresentazione della realtà attraverso la somministrazione della menzogna o falsa verità, ripetuta tutti i giorni, più volte, fino allo sfinimento che batte e ribatte sempre sugli stessi FALSI dogmi:
1 – la moneta è un bene scarso,
2 – lo Stato è come una famiglia,
3 – il debito pubblico va restituito,
… e poi, abbiamo vissuto al di sopra delle nostra possibilità, siamo un popolo di evasori, il lavoro nero …
Bisogna informarsi invece, fare uno sforzo, cercare di capire la realtà, rimuovere i dogmi ed impedire che questo sistema criminale possa continuare ad operare senza freni.
Il prosperare di questo diabolico sistema di creazione della moneta ha prodotto in pochi decenni la più grande concentrazione di ricchezza nelle mani di pochissimi individui della storia.
E’ un sistema predatorio, funzionale al trasferimento di ricchezze nelle mani di pochissimi ed in grado di generare velocemente disuguaglianze senza precedenti, anche in paesi sviluppati: in UK, 6 multimiliardari posseggono la ricchezza equivalente dei 13 milioni di inglesi più poveri.
Non stiamo parlando, con tutto il rispetto, del Burundi o del Vietnam, ma del Regno Unito.
Secondo il rapporto OXFAM 2024, i cinque uomini più ricchi del mondo, Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett. hanno più che raddoppiato le loro fortune da 405 miliardi di dollari a 869 miliardi di dollari dal 2020, mentre la ricchezza del 60% più povero, quasi 5 MILIARDI di persone è diminuita.
Utilizzando i dati di Wealth X, si scopre anche che l’1% più ricco del mondo possiede il 43% di tutti gli asset finanziari globali.
A voi sembra possibile continuare così???
Arrivare a comprendere che oggi, ora, la moneta può essere creata senza debito dagli stati sovrani (titolari della sovranità monetaria che non è MAI stata ceduta) ed essere spesa direttamente nell’economia reale per realizzare investimenti produttivi, ricerca, sanità, tutela dell’ambiente, istruzione, infrastrutture è il primo passo che ciascuno di noi deve impegnarsi a compiere per poter insieme realizzare un sistema ed un modello di società più giusto, in cui tutti possano vivere dignitosamente senza subire ricatti e minacce dal sistema finanziario globale.
E’ il momento di pretendere delle risposte.
Per questo motivo abbiamo richiesto formalmente alle Istituzioni del nostro Paese, attraverso una Istanza di accesso agli atti amministrativi, secondo la normativa vigente, di chiarire una volta per tutte alcuni interrogativi essenziali, dai cui discendono implicazioni sostanziali per il benessere del popolo e della nazione.
Abbiamo così chiesto al sig Ministro dell’Economia On. Giancarlo Giorgetti, al Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai presidenti delle Commissioni Finanze e Bilancio di Camera e Senato, al Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana e del Senato, Ignazio La Russa, di rispondere e motivare punto per punto alle seguenti domande:
1 – di chi è la Sovranità Monetaria;
2 – perché lo Stato non conia maggiori quantitativi di monete metalliche, come invece fanno altri paesi europei;
3 – perché lo Stato non utilizza l’emissione di Biglietti di Stato aventi corso legale sul solo territorio nazionale;
4 – perché lo Stato non autorizza l’emissione di moneta elettronica da parte del Tesoro o di altri soggetti pubblici, secondo quanto disposto dall’art.114 bis del Testo Unico Bancario;
5 – perché lo Stato non si dota di un sistema di banche pubbliche in grado di soddisfare la domanda di credito per le piccole e medie aziende, che sono la spina dorsale della nostra economia;
6 – perché lo Stato non considera la possibilità di emettere debito pubblico attraverso la creazione di Conti Correnti di Risparmio al posto del collocamento sul mercato dei BTP, con i quali garantire realmente la tutela del risparmio secondo art. 47 della Costituzione;
7 – perché lo Stato non utilizza lo strumento del credito d’imposta cedibile, previsto dal MGDD aggiornato nel 2022, per fare investimenti, finanziare opere pubbliche ed ogni altra forma ritenga funzionale allo sviluppo del paese, ricordando che l’emissione di credito d’imposta non è MAI debito pubblico.
Siamo in attesa delle risposte e la legge prevede che debbano rispondere in 30 giorni, altrimenti possiamo sollecitare la risposta dal Responsabile della corruzione e della trasparenza e infine possiamo ricorrere al TAR.
Noi non faremo un solo passo indietro.
Fabio Conditi e Stefano Di Francesco
Presidente e vicepresidente dell’associazione Moneta Positiva
http://monetapositiva.it/
Movimento culturale Un Mondo Positivo
https://unmondopositivo.it/
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