Attualità
DUE AMERICANI ARRESTATI IN CINA: il tutto nel mezzo delle tensioni commerciali
Due cittadini americani sono stati arrestati e sono attualmente in carcere in Cina sulla base di accuse molto dubbie. Si tratta di Jacob Harlan, padre di cinque figli, ed Alyssa Petersen, arrestati nella provincia dello Jiangsu che gestiscono un’attività di insegnamento della lingua inglese e sono stati arrestati sulla base di accuse, dubbie, di aver favorito il passaggio illegale della frontiera.
Harlan, che è il fondatore della compagnia, è agli arresti domiciliari in un hotel e lo stesso per Alyssa Petersen, della quale non si hanno informazioni da alcuni giorni. Il consolato americano è informato della loro situazione, ma l’inviato diplomatico può incontrarli sono una volta al mese e l’unica altra persona che può avere contatti con i prigionieri è il loro avvocato. La società che gestiva la scuola ha interrotto l’invio dei docenti in Cina affermando che, a causa delle incertezze politiche, non può più inviare dei docenti in quel paese.
Il caso ricorda molto quello dei due canadesi arrestati nel 2018 poco dopo l’arresto del CFO di Huawei in Canada. In quel caso si trattava di un ex diplomatico e di un uomo d’affari arrestati con l’accusa di aver messo in pericolo la sicurezza dello stato. In questo caso purtroppo il caso è ancora aperto ed i due prigionieri non sono ancora stati liberati.
Il caso specifico di questi arresti può anche essere legato alla recente ondata repressiva sugli insegnanti stranieri che lavorano in Cina. Si parla, secondo l’agenzia ufficiale di stampa, di ben 16 arresti di docenti in luglio, sulla base di rapporti che parlavano di migliaia di docenti di lingue straniere che lavoravano illegalmente nel paese. A questo motivo può essersi aggiunto anche l’imposizione di nuove restrizioni ai diplomatici cinesi negli USA ora devono notificare alle autorità gli incontri con cittadini americani.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.