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Droni e Agricoltura di Precisione: il prossimo settore industriale monopolizzato dalla Cina. l'”Economia a Bassa Quota”
La Cina da qualche anno investe potentemente nel settore dell’Economia a Bassa Quota, soprattutto in agricoltura che diventa “Di precisione”. Ora in alcune aree il 40% dei terreni usa queste tecniche. Però ci vogliono denari pubblici e capacità imprenditoriali private
Quando cinque anni fa Wang Fei ha avviato la sua azienda di droni agricoli, il caratteristico fruscio dei veicoli autonomi era praticamente inascoltato nelle ampie distese di terreni agricoli della sua contea natale, Anlu.
Ex responsabile delle vendite di macchine agricole nell’hub occidentale di Chengdu, Wang ha dichiarato di aver intravisto “grandi prospettive” per le potenziali applicazioni della tecnologia dei droni, prima di tornare a casa per verificarle.
Ora, i servizi di Chufei Agriculture coprono circa il 40% dei terreni agricoli di Anlu. Grazie ai veicoli aerei senza pilota (UAV) che seminano o spruzzano pesticidi e fertilizzanti, i raccolti sono aumentati per la contea della Cina centrale e la sua popolazione di circa 487.000 abitanti.
La storia di successo di Wang è una delle tante che si stanno sviluppando con l’aumento del ritmo del cambiamento tecnologico in Cina. L’adozione quasi universale dei droni per l’agricoltura ha portato il Paese in cima alle classifiche mondiali in termini di superficie operativa totale e ha sollevato preoccupazioni negli Stati Uniti per l’ubiquità dei dispositivi nelle aziende agricole americane.
Nell’ultimo anno, una flotta di 251.000 droni irroratori, leader a livello mondiale, ha coperto complessivamente 2,67 miliardi di mu (178 milioni di ettari) in Cina, secondo i dati del National Agro-tech Extension and Service Centre. Entrambe le cifre sono aumentate di quasi il 25% rispetto al 2023.
Mentre la Cina inizia a guardare a quella che definisce “economia a bassa quota ” – attività economiche aeree entro un raggio di 1 chilometro (0,6 miglia) dal suolo – come fonte di crescita futura, i droni agricoli sono stati spesso citati come innovazione pionieristica.
Una nuova professione in agricoltura
Lo sviluppo e la diffusione dei droni agricoli in Cina ha portato alla nascita di una vera e propria nuova professione: il pilota di droni agricoli.
Professione emergente in Cina, il pilotaggio di droni è stato ufficialmente riconosciuto e aggiunto al codice di classificazione professionale cinese solo nel 2019. Alla fine del 2023, secondo i dati dell’Amministrazione dell’aviazione civile, in Cina c’erano 929.000 utenti registrati di droni, 1,3 milioni di droni registrati e 194.400 licenze valide di pilota di droni.
Questa crescita è in linea con l’economia emergente a bassa quota – che comprende le industrie che utilizzano lo spazio aereo al di sotto dei 3.000 metri per varie attività aeree – designata dalla Cina come industria strategica emergente alla Conferenza centrale dei lavori economici del 2023. All’inizio di quest’anno, l’economia a bassa quota è stata anche menzionata per la prima volta nel rapporto annuale sul lavoro del governo, rafforzando ulteriormente l’importanza del settore dei droni.
L’Offerta ha creato la Domanda
Lo svluppo del settore è stato legato alla creazione dell’offerta, che poi ha creato la domanda. Questo è accaduto con un mix di due diverse politiche e capacità. Lo Stato ha pesantemente sovvenzionato l’industria dei droni aerei, facendo nascere un settore prima amatoriale e minimo e portandolo alla dimensione di una vero nuova industria.
A fianco di questo pesante intervento statale c’è stata la nascita di un aziende, prima piccole, poi semrpe più grandi, nate attorno a imprenditori abili e coraggiosi, che hanno personalmente rischiato nell’impresa, e che hanno iniziato a girare la cine rurale mostrando le capacità e le possibilità fornite dalla nuova agricoltura di precisione guidata dai droni. Gli agricolotri, messi di fronte ai vantaggi della nuova agricoltura con i droni, hanno aderito all’iniziativa. Ora i primi imprenditori hanno una domanda abbondante per i propri servizi.
Ora fertilizzanti e antiparassitari sono versati, in quanità minime, e in posizioni perfette, sempre più dai droni, con un risparmio per tutti: gli agricoltori spendono meno in chimica e l’ambiente viene meno inquinato.
A questo si è poi agiunta l’attività di osservazione e agricoltura di precisione , con la fertilizzazione puntuale sulla base delle necessità delle singole piante e del terreno. Un altro passo avanti che rende tutto il sistema più conveniente ed efficiente.
Intanto noi stamo a guardare: le autorità sono interessate a questo settore, ma non esiste una politica nazionale che veramente aiuti la nascita dell’offerta, come è successo in Cina. La previsione dei risultati è facile.
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