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DOVE SONO FINITI 1500 MILIARDI DI DOLLARI IN BANCONOTE DA 100? CE LO. SPIEGA MNUCHIN

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La FED ha iniziato da alcuni mesi ad iniettare nuova liquidità nel sistema creditizio USA, che si è trovato improvvisamente in una crisi di liquidi. Questa iniezione è stata però contemporanea alla sparizione dal sistema di una grande quantità di banconote. La domanda di banconote dal sistema creditizio mondiale è stata talmente forte che, per la prima volta, il numero di banconote da 100 dollari ha superato quello delle banconote da 1 dollaro.

 

Se i tagli minori nella situazione post crisi sono cresciuti in modo costante e parallelo, legati presumibilmente all’uso quotidiano, proprio il taglio maggiore ha avuto uno sviluppo numerico abnorme, segno che il suo utilizzo non sia solo legato alle transazioni commerciali.

Il motivo di questa superproduzione di banconote da 100 e della loro sparizione ce lo dà il segretario al Tesoro Usa Steve Mnuchin in persona tramite Fox News. Con l’applicazione dei tassi negativi da parte della BCE e Dell BoJ, oltre che di altre banche centrali minori, gli istituti di credito sono stati spinti a cercare delle attività liquide in modo immediato e sicure. Cosa di meglio di una valuta di un grande paese politicamente stabile, con una forte economia ed accettata, più o meno, in tutto il mondo?

Quindi i dollari non sono altro che nelle cassaforte delle principali banche europee e mondiali, ben custoditi per evitare di tenere queste liquidità presso le banche centrali e quindi pagarvi dei tassi negativi. Una distorsione non voluta delle politiche monetarie iper rilassate che trasmettono il loro effetto anche oltre i confini nazionali. I sistemi monetari sono dei vasi comunicanti e politiche estremamente aggressive come quelle della BCE  hanno degli effetti di travaso imprevedibili.

La domanda che dovremmo farci è cosa succederebbe se questa liquidità fosse rimessa, dove andrebbe a scaricarsi.

 


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