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Dove l’inflazione alimentare è più forte e brutale

L’inflazione alimentare è quella più brutale, perché può ridurre le persone, lettealmente, alla fame. Dove viene a colpire più duramente.

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L’aumento dell’inflazione alimentare ha un impatto sulla sicurezza alimentare globale e colpisce in modo sproporzionato le popolazioni vulnerabili. Chi ha pochi denari viene ridotto alla fame da aumenti dei prezzi alimentari che, invece, lasciano quasi indifferenti i ricchi.

Ma dal Sud America all’Africa e al Medio Oriente, quali sono i Paesi più colpiti dall’aumento dei prezzi alimentari nel 2024?

Questo grafico a barre, realizzato da Selin Oğuz di Visual Capitalist e sponsorizzato da Brazil Potash, utilizza gli ultimi dati di Trading Economics per mostrare quali sono i Paesi con l’inflazione alimentare più alta.

Tendenze dell’inflazione alimentare per Paese e regione

In testa a tutti i Paesi, l’Argentina è alle prese con un aumento dei prezzi alimentari del 183% su base annua. Il Paese ha anche le più alte previsioni di inflazione alimentare al mondo, pari al 120%, per il secondo trimestre del prossimo anno.
L’elevata inflazione alimentare dell’Argentina deriva da un mix di svalutazione della moneta, grave siccità, dipendenza dalle esportazioni, instabilità economica e disordini politici.


La Palestina è al secondo posto per la più alta inflazione alimentare con il 115%. Tuttavia, si prevede che si ridurrà drasticamente al 12% a metà del 2025.
Nel frattempo, sei degli otto Paesi successivi si trovano tutti in Africa. I Paesi africani con la più alta inflazione alimentare sono lo Zimbabwe con il 105% e il Sud Sudan con il 96%.
Allo stesso tempo, altri Paesi africani, come il Malawi, la Nigeria e l’Angola, registrano tassi tra il 34% e il 44%, evidenziando la tendenza più ampia dell’inflazione alimentare in tutto il continente.


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