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Dove è finito il ministro degli esteri cinese Qin Gang?

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La prolungata assenza dalla vista del pubblico del ministro degli Esteri cinese Qin Gang potrebbe avere un effetto deleterio sulle relazioni USA-Cina se il mistero non verrà sciolto, data la delicata trattaativa diplomatica in corso prima di un incontro previsto a novembre tra i leader dei due paesi, hanno affermato analisti ed ex funzionari statunitensi.

Qin, che è strettamente allineato con il presidente Xi Jinping, non è stato visto in pubblico dal 25 giugno, suscitando voci e grattacapi in tutto il mondo. Ufficialmente la Cina attribuisce l’assenza a non meglio precisati “motivi di salute”.
Il mistero si è approfondito questa settimana quando il ministero degli Esteri ha rifiutato di fornire informazioni sullo stato di Qin durante il suo briefing quotidiano, quindi ha cancellato la domanda dalla trascrizione ufficiale. Il tema non esiste, non può esistere, per i funzionari cinesi. Questo rivela quanto poco si sappia, in realtà, della politica interna cinese.

Il mistero sulla scomparsa del ministro cinese mette a dura prova l’immagine internazionale del Paese

Finora, il capo della politica estera del Partito comunista cinese, Wang Yi – che ha ricoperto l’incarico di ministro degli Esteri fino a quando Qin non è subentrato a fine dicembre – è intervenuto a riunioni chiave, tra cui un incontro regionale di ministri degli Esteri in Indonesia e gli incontri con i funzionari USA. Però non è chiaro quale sia il suo ruolo, a quale titolo intervenga.  La nomina del ministro degli esteri è anche un affare internazionale perché lui è la controparte nelle trattative fra nazioni. Ad esempio dovrebbero partire importanti trattative trilaterali con Indonesia e USA nell’ambito Apec,  basate su un programma di incontri: chi sarà presente?

Tradizionalmente, il ministro degli Esteri sovrintende a gran parte della coreografia per importanti incontri bilaterali. Tra le considerazioni immediate normalmente sulla sua scrivania ci sarebbe quale funzionario americano, se del caso, invitare per incontri a Pechino.
Secondo quanto riferito, la segretaria al commercio Gina Raimondo è la prossima, dopo le visite di Blinken dal 18 al 19 giugno, del segretario al Tesoro Janet Yellen dal 6 al 9 luglio e quelle appena concluse questa settimana dall’inviato per il clima John Kerry.

L’assenza di Qin si è fatta sentire e le trattative con gli inviati USA. L’incontro con Blinken è stato freddo, quello con la Yellen non ha visto bilaterali con Xi Jinping e nell’incontro con Kerry Xi ha tenuto un discorso, non un colloquio. L’assenza del ministro incaricato si è fatta pesantemente sentire.

“Il protocollo cinese è estremamente importante e il modo in cui hanno trattato Blinken doveva essere valutato a un livello molto più alto rispetto al livello lavorativo”, ha affermato l’ex console generale degli Stati Uniti a Chengdu. “Allora qual è la strategia per impegnarsi g negli Stati Uniti?”

Se Qin fosse stato silurato, e i problemi fossero quindi legati alla sua figura, allora probabilmente sarebbero eliminate anche una serie di fugure di fiducia che l’ex ministro si è portato dietro al ministero, come sempre accade in qualsiasi posizione di governo mondiale. Questo fa si che il ministero sarebbe in una sorta di riorganizzazione e quindi parzialmente non operativo. Questo spiegherebbe le gaffe e la mancanza di adeguata preparazione degli ultimi incontri internazionali. Nel frattempo la casa Bianca e gli altri attori stanno adattandosi e cercando di capire cosa succede.

Fu Xiaotian

La Cina ha una lunga storia di assenze ufficiali improvvise e spesso inspiegabili, viste in particolare durante il periodo più intenso della campagna anticorruzione di Pechino. Ma questo è diventato più ovvio dato che Qin è il volto internazionale della Cina, visto più spesso all’estero di Xi o Wang nonostante il suo rango inferiore. Tra l’altro quando mancano versioni ufficiali allora corrono le voci e le speculazioni, vere o false che siano.

La speculazione sono sempre più scottanti, dalle presunte relazioni extraconiugali alle lotte politiche fino alla vera malattia. Quella più piccante è quella della relazione con la giornalista di Phoenix TV di Hong Kong , Fu Xiaotian, da cui sarebbe nato un figlio. Ovviamente spiegare la storia con il “Naso di Cleopatra” ha sempre un certo successo, ma non è strano, per gli alti funzionari cinesi, avere degli amanti. Anzi spesso il Partito seleziona figure con queste caratteristiche per contenere i danni. Quindi la scomparsa rimane un mistero che, però, congela le relazioni internazionali cinesi.


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