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D’ora in poi aspettatevi di farvi rapinare dalle banche, parola del governatore della Banca d’Italia (di Antonio M. Rinaldi)

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Se c’erano ancora dei dubbi sulla vera natura e finalità perseguite da questa governance di Unione Europea, ieri la Banca d’Italia ha chiarito ulteriormente come stanno realmente le cose con un tweet sull’account ufficiale dell’Ufficio Stampa.

 

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E’ notizia infatti che proprio il Governatore Ignazio Visco abbia esortato il sistema bancario italiano a mettere al corrente i clienti che potrebbero dover contribuire al risanamento di una banca in occasione dell’audizione del 22 aprile scorso alla VI Commissione permanente Finanze e Tesoro del Senato. Il numero uno di Via Nazionale ha fatto questa considerazione in ottemperanza a quanto disposto dai Meccanismi di vigilanza e di risoluzione che costituiscono i veri pilastri su cui si basa l’Unione Bancaria e che entreranno a regime dal gennaio del 2016. In poche parole ha iniziato a mettere in guardia che potrebbero esserci delle insolvenze a carico di qualche banca italiana e per le nuove regole europee i clienti potrebbero essere chiamati direttamente a contribuire a farne fronte. Praticamente come dire che d’ora in poi chi affida la propria automobile a un parcheggio privato per la custodia, nel caso d’insolvenza del garagista, se la vede venduta coercitivamente.

La gravità dell’affermazione è duplice perché non solo è formulata dalla massima autorità istituzionale nazionale in materia, ma anche perché la Banca d’Italia esercita la funzione di vigilanza del sistema bancario e potrebbe pertanto già mettere le mani avanti su situazioni di default che nel breve potrebbero verificarsi. O peggio ancora, proprio per la sua funzione ispettiva e di vigilanza, è già a conoscenza che a breve i clienti di qualche istituto bancario saranno letteralmente rapinati per far fronte a default/risanamenti societari, in quanto i soci e gli obbligazionisti (rispettivamente primi della lista in caso di bail-in) ben poco potranno contribuire, perché notoriamente rappresentano una piccolissima quota rispetto a quanto la banca sarebbe sicuramente chiamata a corrispondere. 

Inutile ricordare che in Europa si continua indisturbati e in modo arrogante a sfornare sempre più meccanismi automatici vincolanti in totale sfregio delle rispettive Costituzioni ad iniziare dalla nostra. Nessuno a livello istituzionale ha mai sollevato problemi di palese illegittimità fra il Meccanismo di Risoluzione e l’art.47 della Costituzione che prevede in modo inequivocabile che “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme…”.

Comunque grazie Governatore Visco per averci ricordato quale sia il vero lato oscuro dell’Europa, forte di chi è ancora disponibile a morire per Maastricht per un ideale che è stato scippato a chi era in buona fede da chi invece vuole portare avanti un disegno sempre più ad appannaggio di pochi interessi e a discapito di molti. Se inizieremo a vedere anche in Italia le file agli sportelli o ai bancomat per ritirare quel poco che è rimasto dei risparmi accumulati con sacrifici da noi e dai nostri padri in omaggio al “modello Cipro”, si sappia almeno che è per merito di questo sistema a cui ci siamo affidati senza capire nulla mentre una classe politica complice ci faceva strillare e battere la mani in nome del “più Europa”!

Antonio Maria Rinaldi


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