Attualità
Dopo giorni di proteste, la Danimarca ritira la Legge per la vaccinazione obbligatoria
Una legge in Danimarca che avrebbe dato alle autorità il potere di iniettare con la forza alle persone un vaccino contro il coronavirus è stata abbandonata dopo nove giorni di proteste pubbliche.
La “legge sull’epidemia” avrebbe conferito al governo danese il potere di emanare misure di quarantena obbligatorie contro chiunque fosse infettato da una malattia pericolosa, ma è stata la parte relativa alle vaccinazioni che ha causato il più grande clamore.
In Denmark, the national government proposed a new epidemic law which includes the right to conduct forced physical exams, mandate isolation, and allows police-directed physically coerced vaccination.
The people resisted.
The proposal was dropped.
Well done, Denmark. https://t.co/qHxn0QCf6e
— AJ Kay (@AJKayWriter) November 15, 2020
Dopo 9 giorni di proteste il governo ha dovuto ritirare una proposta che, se approvata, avrebbe autorizzato le forze dell’ordine ad imporre esami, vaccini e quarantene forzose, oltre la definizione di diverse categorie a rischio da sottoporre a restrizioni. le proteste hanno avuto ragione di queste politiche restrittive ed il Governo di Copenhagen ha dovuto fare retromarcia.
I sondaggi, un po’ in tutti i paesi, indicano una notevole diffidenza nei vari vaccini proposti contro il covid-19. Un recente sondaggio in Italia parlava del solo 46% disposto a vaccinarsi. il problema è che governi e perfino scienziati si sono rivelati troppo legati gli uni agli altri e troppo pasticcioni perchè la gente possa avere fiducia. Le compagnie aeree ed i venditori di biglietti degli eventi pensano di obbligare chi voglia viaggiare o vedere un concerto a vaccinarsi. Attenzione che questa misura rischia di essere un grosso boomerang.
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