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Domani Mattina potremmo svegliarci con una guerra fra Kosovo e Serbia. Ne sentivamo bisogno

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Questa sera i valichi di frontiera fra Serbia e Kosovo sono stati chiusi. Per una questione veramente banale di targeh e documenti, della minoranza serba abitano ancora in Kosovo e che vive nel nord della regione a maggioranza albanese, domani mattina, anzi tecnicamente fra poche decine di minuti, potremmo avere l’ennesima guerra alle porte di casa. La KFOR NATO è pronta a interventire.

Il problema irrisolto è quello della doppia natura del Kosovo, ufficialmente ancora parte della Serbia, ma praticamente stato autonomo filo NATO. L’amministrazione del Kosovo richiede che targhe e documenti delle comunità serbe vengano convertiti, entro settembre, in targhe e documenti kosovari, che non vengono però riconosciuti da Belgrado. Sinora si è aggiustato tutto con delle targhe “Temporanee” , ma questo regime sta per finire. Le due parti non sono state in grado di raggiungere un accordo, la tensione con le comunità serbe nel Kosovo è aumentata, e siamo alla situazione attuale in cui il presidente Vucic ha mostrato una cartina in cui il Kosovo ha gli stessi colori della Serbia, rendendo ben chiaro che Belgrado non riconoscerà l’indipendenza di Pristina, che del resto mai è stata accettata ufficialmente. Vucic, che pure è un moderato, è stato chiarissimo: Hanno schierato in anticipo le loro unita’ con 21 tonnellate di carburante e tutto il resto ai valichi amministrativi di Jarinje e Brnjak con l’intenzione di fermare tutti coloro che hanno documenti personali serbi. Allo stesso tempo, ci sara’ il lancio di un’operazione che iniziera’ oggi a mezzanotte”, ha detto Vucic in un discorso rivolto ai cittadini. La Serbia, “non si e’ mai trovata in una situazione piu’ complicata e difficile“. Il presidente serbo ha esortato le autorita’ del Kosovo a “tornare in se'” e i serbi in Kosovo a evitare di cedere alle provocazioni o di fare qualsiasi cosa che possa portare a un conflitto. Ha sottolineato, tuttavia, che se si verificasse davvero un conflitto, la Serbia ne uscira’ vittoriosa. Il presidente del Kosovo Kurti afferma che la tensione è dovuto alla Serbia.

Un aumento della tensione nei Balcani è proprio quello di cui non si sentiva bisogno. La Serbia otterrà sicuramente l’aiuto della Russia e della Cina la quale ha già fornito armamenti moderni a Belgrado. Missili anti aerei moderni sono già stati inviati da Pechino in aprile scorso e probabilmente staranno entrando in linea proprio ora. Si tratta del sistema FK.-3, nome per l’export del sistema HQ-22 cinese, con gittata di 170 km, che renderebbe complessa l’operatività sui cieli del Kosovo.

https://www.youtube.com/watch?v=0_mtNsshSM0

Il bombardamento del paese potrebbe essere un’opzione molto più pericolosa per la NATO.


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