“DISEGNATO DAI CLOWN E SUPERVISIONATO DALLE SCIMMIE: quello che gli stessi dipendenti pensavano del Boeing 737Max

Nell’ambito delle indagini sugli incidenti che hanno colpito il Boeing 737 Max stanno emergendo particolari preoccupanti che mettono in evidenza quali clamorosi errori progettuali siano stati causati dall’aviditá e dalla superficialità della direzione aziendale.. Come riporta RT in un messaggio interno un dipendente aveva definito l’aereo come “Progettato da clown supervisionati a turno dalle scimmie“, una definizione definita inappropriata dall’azienda, ma che fa capire come tutta la progettazione sia stata condotta in modo totalmente inadeguato. Un altro dipendente affermava di “Non essere stato ancora perdonato da Dio per quello che ho nascosto lo scorso anno”, lasciando quindi capire che diversi dati tecnici non erano adeguati. Altri problemi sono collegati all’efficienza del simulatore di volo: un dipendente scrive ad un altro “Faresti volare la tua famiglia con un pilota addestrato solo con il simulatore?” e la risposta è “No”.

La cosa preoccupante è che queste voci, invece di essere indagate a fondo, vengono perseguitare e la FAA, l’ente federale USA per l’aviazione, continua ad affermare che il simulatore di volo è perfettamente adeguato.

L’analisi del 737 Max sta rivelando numerosi errori in grado di metterne a rischio la sopravvivenza oltre al noto problema di configurazione del software MCAS. Ad esempio è stata rilevata la necessità di configurare i cablaggi di coda, mentre sono risultate pericolose inadeguatezza nella progettazione dell’impianto elettrico, con più  centraline prone al surriscaldamento molto ravvicinate. Il tutto deriva da una pericolosa sovrapposizione di tre fattori:

• Fretta di rispondere al lancio dell’autobus A320
• Il voler continuamente modificare un design ormai vecchio di 60 anni, senza investire in un progetto nuovo
• La corsa alla riduzione dei costi di engineering esternalizzando il lavoro i paesi a basso costo come l’India.

Il risultato? Un progetto fallimentare che mette a rischio la vita delle persone e la sopravvivenza dell’azienda. Una lezione che molte aziende italiane dovrebbero imparare.