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Dipartimento di Stato USA “Fate come volete, non possiamo garantire la vostra sicurezza. I potenziali ostaggi USA sono fra i 10 ed i 15 mila

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Quella che leggete è la ricevuta SMS che un cittadino americano in Afghanistan riceve quando si iscrive alla lista del Dipartimento di Stato per l’evacuazione. Il “Siate consapevoli che gli Stati Uniti non possono garantire la vostra sicurezza durante questo viaggio”, cioè il trasferimento dalla località dove sono i cittadini americani e l’aeroporto Hamid Karzai di Kabul, unico punto rimasto sotto il controllo delle forze armate USA in Afghanistan.

Secondo notizie di stampa i Talebani hanno già creato una corono di posti di blocco attorno all’aeroporto Karzai, il tutto per “Evitare fughe di massa e disordini”. Sarà interessante vedere come gli americani in Afghanistan supereranno questi posti di blocco: dopo venti anni di guerra i talebani saranno così positivamente inclinati verso i cittadini americani?  Che poi non sono pochi: a causa della totale disorganizzazione della ritirata ci sono dai 10 ai 15 mila cittadini americani ancora nel territorio afgano che devono muoversi attraverso un territorio occupato dai talebani e arrivare all’aeroporto senza problemi, senza essere presi in ostaggio. Potenzialmente sono tutti ostaggi dei talebani, una situazione che fa apparire la presa di ostaggi presso l’ambasciata di Teheran del 1979 uno scherzo di ragazzacci

I toni della stampa ufficiale USA, cioè democratica, sono in questo momento molto concilianti nel confronto dei talebani che appaiono “Per lo più pacifici”, riprendendo le parole utilizzate per le manifestazioni di BLM. Quanto sia pacifico lo si sta vedendo in Jalalabad, dove manifestanti hanno abbassato la bandiera dei talebani riportando quella rossa nera e verde del precedente governo:

I talebani hanno sparato sui manifestanti , causando morti e feriti.

Tutto pacifico, come si vede. o almeno così si vogliono auto convincere una stampa e i mass media che hanno appoggiato un presidente confuso e francamente improvvido.

Cosa farà Biden se l’uno per cento di questi americani in Afganistan, 150, fosse preso come ostaggio dai talebani? Potrebbe permettersi di girare la testa dall’altra parte o, come più probabile, dovrebbe tornare a intervenire in massa?

Mai come in questi giorni si dimostra adatta la famosa frase, detta da Winston Churchill nel 1938m commentando i risultati della Conferenza di Pace di Monaco, quella che regalò la Cecoslovacchia ai nazisti: “Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra.” Non potrà essere diversamente.


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