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Denaro e intrattenimento: come gli italiani spendono i propri soldi in tempo di crisi

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Coppia in spiaggia
Coppia in spiaggia (© Depositphotos)

Gli ultimi anni per il mondo intero, ma soprattutto per l’Italia, hanno significato grandi sfide a livello economico. Dopo la crisi finanziaria globale, c’è stata la pandemia di COVID-19 a peggiorare una situazione già precaria. Se però affrontare il lockdown è stato indubbiamente difficile e continuiamo a subire gli effetti a lungo termine della crisi scatenatasi, gli italiani hanno nel frattempo dovuto adattare le proprie abitudini di spesa per far fronte a una situazione economica costantemente instabile.

Il settore dell’intrattenimento è stato in assoluto uno dei più colpiti da questa drastica riduzione di soldi disponibili nel sistema, ma non certamente l’unico. Eppure, come hanno gestito i propri soldi gli italiani durante la crisi e cosa fanno a riguardo tuttora? Analizziamolo insieme.

Cambiamenti di priorità e strategie finanziarie

Come in ogni periodo di crisi economica, con meno denaro a disposizione per le singole famiglie, i consumi si modificano drasticamente, dovendo restringere le proprie spese e sottoponendo il budget mensile ad analisi più dettagliate. La conseguenza comune è che molte persone cominciano a rendersi conto di dover svolgere meno pasti fuori casa, viaggiano meno e spendendo meno denaro, non si concedono acquisti di lusso e rinunciano, spesso, all’intrattenimento per evitare di consumare velocemente il budget.

I periodi di crisi, dopotutto, hanno una dinamica che li rende tutti piuttosto simili, in quanto aumenta l’attenzione verso il risparmio. Dopo la prima crisi del 2008, dove molti italiani hanno cominciato a porre molta più attenzione su prezzi e sconti, con la nuova ondata di problemi finanziari globali anche il mercato dell’usato e la riparazione di oggetti (opposta alla sostituzione) ha subito un’impennata di interesse.

Possiamo parlare di strategie finanziarie a breve e lungo termine, che spesso tuttavia finiscono con il sacrificare il denaro dedicato all’intrattenimento.

I “beni non essenziali” e gli effetti del risparmio

Proprio riguardo all’intrattenimento e al tempo dedicato al relax, nonostante il COVID-19 abbia dato una vigorosa spinta ai passatempi virtuali come servizi di streaming, gaming online come il video poker e altri tipi d’intrattenimento digitali, l’attenzione alle spese in questo senso è aumentata molto.

Dopotutto durante periodi difficili vi è sempre una riduzione delle spese per beni non essenziali, che spesso coinvolgono proprio lo svago. Secondo i dati dell’ultima crisi economica, gli italiani si sono concentrati sui bisogni primari, come cibo, alloggio e salute, mentre hanno rinviato o ridotto gli acquisti considerati “non urgenti”. Questo cambiamento è stato guidato dalla necessità di garantire la sicurezza finanziaria a breve termine, concentrandosi su ciò che è veramente essenziale per il benessere delle famiglie.

Eppure rimuovere modi per svagarsi e ridurre lo stress quotidiano è un’azione che può portare con sé diversi rischi per il benessere psicologico. Secondo le statistiche, infatti, nell’estate 2022 c’è stato quasi il doppio (46 milioni) di escursionisti rispetto all’estate 2019, proprio per ridurre le spese di un viaggio e mantenerne i benefici di relax e svago.

Accanto ai nuovi trend dell’economia domestica come il fai-da-te e il cucinare in casa, al fine di ridurre drasticamente le spese molti hanno cominciato a svolgere da sé attività che normalmente verrebbero affidate a professionisti, di fatto scoprendo anche nuovi metodi per sfogare lo stress e coltivare delle passioni.

Essere costretti a provare nuove cose può portare infatti, come hanno messo in luce i dati, a un nuovo picco d’interesse per la coltivazione di orti nel proprio giardino o persino sulle terrazze, oppure l’utilizzo di guide e strumenti per le piccole riparazioni domestiche. Oltre ad essere metodi per risparmiare denaro, queste pratiche spesso svolte “da terzi” hanno fatto scoprire (o riscoprire) a molti il piacere di acquisire competenze nuove.

In tandem a questo, sono stati in molti a cercare metodi per aggiungere un reddito, al fine di aumentare il denaro a disposizione. I lavori freelance, ma anche le attività secondarie saltuarie hanno avuto un boost di numeri, di fatto facendo diventare popolare la cosiddetta “economia collaborativa”, ovvero l’utilizzo di piattaforme online per offrire servizi come trasporto di persone, food delivery, o affitto di case e stanze in maniera più “amichevole”. Queste iniziative hanno offerto un modo per sfruttare le proprie competenze e risorse per guadagnare un reddito extra in un momento di difficoltà economica, oltre che ad aggiungere molta varietà all’offerta.

La riscoperta dell’economia domestica e della finanza personale

Spesso, durante i periodi di crisi economica, si riscopre l’importanza dell’economia domestica e della finanza personale. Investimenti, ma anche semplicemente strategie di risparmio, anche a volte soltanto un’azione basilare come l’acquisto consapevole. I modi per dare maggiore stabilità finanziaria in assenza di più denaro sono diversi, portando come effetto collaterale anche il piacere di riscoprire i prodotti sostenibili e locali, con il 2022 che ha segnato una svolta con il 48% degli italiani impegnato ad acquistare da aziende locali.

Per concludere, possiamo quindi dire che l’intrattenimento durante la crisi economica ha portato alla scoperta e riscoperta di metodi “alternativi” per risparmiare e svagarsi, migliorando anche la circolarità dell’economia e l’aumento di utilizzo dei sistemi di economia collaborativa.

Tutti questi adattamenti hanno dimostrato ancora una volta la resilienza e la capacità degli italiani di affrontare situazioni economiche difficili e di trovare soluzioni creative per gestire i propri soldi durante la crisi.


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