Attualità
DAL MARKETING DELL’INTERRUZIONE AL MARKETING DEI CONTENUTI (di Romina Giovannoli)
Nel mondo dei media tradizionali le aziende, per conquistare qualche attimo dell’attenzione dei consumatori e potenziali clienti, ricorrono alla pubblicità televisiva, alle affissioni, ai comunicati radio e alle pagine pubblicitarie all’interno di quotidiani e riviste; forme di comunicazione pubblicitaria definite “marketing dell’interruzione” (Interruption marketing). Mentre ognuno di noi è impegnato a fare ciò che gli interressa le aziende cercano di attirare la nostra attenzione per mostrare i loro prodotti o servizi mediante annunci creativi, jingle facili da ricordare, immagini ammiccanti o con valenze erotiche ecc…
Con l’affermazione dei canali sociali, caratterizzati da un modello di relazione “da pari a pari” (peer to peer) le aziende hanno perso il privilegio di interrompere quando vogliono loro i potenziali clienti in altro indaffarati. Nella rete sociale l’attenzione delle persone non si può comprare ma si può conquistare solo con contenuti di qualità. Un buon contenuto deve fornire ai clienti informazioni utili, in modo coinvolgente, nel momento in cui lo vogliono ricevere; così si supera il rifiuto del messaggio pubblicitario, che i consumatori ignorano o guardano con scetticismo, e si persuadono i clienti in modo leggero, avvicinandoli piano piano all’azione di acquisto auspicata. Inoltre il contenuto di qualità non predica e non promuove aggressivamente ma mostra come il prodotto “vive” nel mondo, cioè dimostra mediante case study o testimonianze come si usa e risponde alle esigenze dei clienti; nello stesso tempo non racconta favole, ma narra una storia vera. Un contenuto deve anche essere creato e utilizzato per stimolare le conversazioni e interagire con i clienti; quindi deve essere pensato come qualcosa di più che semplici parole o immagini su una pagina, ovvero come un’estensione di un brand. Deve subito diventare l’anima del brand nel mondo online.
In ultimo è importante sottolineare che oggi i contenuti online sono uno strumento molto potente perché catturano l’attenzione, stimolano la partecipazione, esortano alla connessione e cosa ancor più importante trasformano i curiosi in acquirenti e i clienti occasionali in clienti fidelizzati o in fan appassionati, ambasciatori e sostenitori del brand.
Romina Giovannoli
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