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Crolla la spesa delle famiglie. Italiani sempre più poveri, sempre meno consumatori

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Arrivano i dati sulla spesa delle famiglie nel 2020 e sono tutt’altro che positivi, mettendo in luce una crisi profonda del tessuto sociale.

Nel 2020, la stima della spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia è di 2.328 euro mensili in valori correnti (-9% rispetto al 2019). Considerando l’inflazione (-0,2% la variazione dell`indice dei prezzi al consumo), il calo in termini reali è appena meno ampio (-8,8%). Lo ha reso noto l’Istat spiegando che si tratta della contrazione più accentuata dal 1997 (anno di inizio della serie storica), che riporta il dato medio di spesa corrente al livello del 2000. Il calo delle spese delle famiglie è diffuso su tutto il territorio nazionale, ma la sua articolazione sembra risentire delle differenze territoriali nella diffusione del Covid-19 e nelle misure di contrasto adottate: è stato più’ intenso nel Nord Italia (-10,2% il Nord-ovest e -9,5% il Nord-est), seguito da Centro (-8,8%) e Mezzogiorno (-8,2% il Sud e -5,9% le Isole). Un dato probabilmente spiegabile con la maggior caduta di reddito familiare in queste aree.

Nel biennio 2012-2013, quando si registrò la flessione più ampia nel periodo considerato, il calo rispetto al 2011 era stato complessivamente del 6,4%.

Un gran bel disastro: Gli italiani hanno contratto talmente tanto i consumi da far partire una spirale recessiva. Del resto i consumi sono, brutto a dirsi, il motore dell’economia, tanto più che la dinamica dei consumi è da sempre stato il motore più vivo della nostra economia. Fra crisi del 2012-23, stretta finanziaria e covid abbiamo distrutto quel poco di euforia dei primi anni 2000 e siamo tornati, tragicamente, indietro.

Avremmo bisogno di una vera politica espansiva, di una vera crescita del benessere, invece ci stiamo muovendo verso una nuova, drammatica, stretta dei consumi, legata al Green Deal, all’imposizione dei limiti al carbonio ed al CBAM, il meccanismo che da luglio imporrà tasse aggiuntive alle importazioni, con un aumento dei costi delle importazioni che si ripercuoterà sui beni di consumo. Un situazione drammatica che non ha alcuna prospettiva di  miglioramento.

 


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