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Crolla la fiducia dei consumatori tedeschi. Vedrete quella degli italiani con le prossime bollette…

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I consumatori tedeschi sono sempre più pessimisti sul proprio futuro. L‘indicatore del clima dei consumatori GfK in Germania è sceso a -42,5 nel mese di ottobre 2022, rispetto al -36,8 rivisto del mese precedente, toccando un nuovo minimo storico per il quarto mese consecutivo e superando le previsioni del mercato che prevedevano un -39. L’ultima lettura ha evidenziato le crescenti preoccupazioni per l’aumento dell’inflazione e dei prezzi dell’energia, nonché i persistenti timori di recessione, con le aspettative di reddito che sono crollate a un nuovo minimo storico (-22,4 punti a -67,7). Inoltre, le aspettative economiche sono scese di 4,3 punti a -21,9, raggiungendo il minimo da maggio 2009; mentre la propensione all’acquisto è scesa di 2,8 punti a -19,5, il valore più basso da ottobre 2008, segnando l’ottavo mese consecutivo di cali. “Gli attuali tassi di inflazione molto elevati, pari a quasi l’otto per cento, stanno portando a grandi perdite di reddito reale tra i consumatori e quindi a una significativa riduzione del potere d’acquisto”, ha dichiarato Rolf Bürkl, esperto di consumi di GfK.

Quindi i consumatori tedeschi hanno paura, soprattutto per le prossime bollette che rischiano di spianare la loro capacità di acquisto. Purtroppo nessun paese europeo, soprattutto continentale, è riuscito a mettere in campo qualcosa di efficace per aiutare i consumatori. Il Regno Unito è stato in questo molto più efficace, ponendo un chiaro limite  alle bollette massime. In Europa si ha paura di fornire qualsiasi aiuto, e questo mette in difficoltà i nuclei famigliari che temono di non far fronte a spese troppo alte. Questo lascia prevedere un periodo lungo di depressione a livello continentale. E manca ancora una rilevazione seria di quello che succederà in Italia quando arriveranno i prossimi aumenti ARERA


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